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CROTONE – È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il disciplinare per il riconoscimento dell’Indicazione geografica del finocchio di Isola di Capo Rizzuto. Ad annunciarlo il presidente del Comitato per l’Igp Finocchio di Isola di Capo Rizzuto, Aldo Luciano.

«Questo vuol dire – ha commentato a caldo lo stesso Luciano – che è terminato positivamente l’iter amministrativo-comunitario per il riconoscimento del marchio Igp. Con il riconoscimento dell’IGP finocchio di Isola di Capo Rizzuto si apre una fase nuova di opportunità e di crescita per l’intero territorio, in quanto aumenterà la reputazione e il valore dei prodotti, con più qualità per i consumatori, più lavoro e più opportunità per il luogo di provenienza. Felici del traguardo raggiunto – prosegue il presidente Luciano – siamo consapevoli che oggi è solo l’inizio di un magnifico percorso che tanto bene potrà portare a tutto il comprensorio interessato dal marchio. Nei prossimi giorni, infatti, saremo già a lavoro per proseguire nelle azioni necessarie per dare concretezza allo straordinario risultato raggiunto».

Un iter che è iniziato nell’ottobre 2016 ed ha visto approvazioni sia a livello regionale, un confronto con il Ministero competente, che è durato due anni, per alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale italiana. La palla, poi, è passata alla Commissione europea che ha avviato l’iter il 26 novembre 2021. Sono stati richiesti chiarimenti ed integrazioni, ma alla fine, dagli uffici della sede di Alicante, è arrivata la pubblicazione anche sulla Gazzetta ufficiale europea.

L’approvazione dell’Igp, come spiega Enzo Tolotta, agronomo che ha seguito l’iter per il comitato, «comporta che il nostro finocchio non verrà più venduto tale e quale, ma in loco ci deve essere sia la prima lavorazione, cioè la pulitura, sia il confezionamento, già pronto per la grande distribuzione, con un valore aggiunto per i produttori».

L’area del consorzio del finocchio di Isola abbraccia 6 comuni del Crotonese e due del Catanzarese, vale a dire: Isola Capo Rizzuto, Crotone, Cutro, Mesoraca, Rocca di Neto, Strongoli, Belcastro e Botricello. «Dal disciplinare approvato – aggiunge Talotta – la potenzialità per l’anno scorso della produzione degli aderenti al consorzio è di tremila ettari. La produzione per ogni ettaro si aggira dai 300 ai 400 quintali».

Infine, sottolinea come il principale problema della produzione dei finocchi nell’area del consorzio è quella della mancanza d’acqua, che il presidente del comitato, Luciano, ha già portato all’attenzione dell’autorità. Problemi anche sul fronte della raccolta, con la difficoltà di trovare manodopera per la raccolta.

Soddisfazione per il traguardo ottenuto è stata espressa dal sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga. «Il finocchio di Isola Capo Rizzuto – scrive – è un marchio ad Indicazione geografica protetta. Adesso è ufficiale. Era nell’aria da tempo, abbiamo atteso con ansia questo giorno e ora finalmente è arrivato. Il marchio Igp è sinonimo di qualità e da oggi si apre una nuova pagina per la nostra agricoltura e per la promozione del nostro territorio. Sono davvero emozionata, e da Sindaco di questa città mi complimento e ringrazio il Comitato Finocchio di Isola Capo Rizzuto che sin dal primo giorno ha creduto in questo sogno, che oggi è diventato realtà».

«Un lavoro – conclude la prima cittadina – andato avanti per anni, un percorso lungo e certamente non facile, fatto di tanti sacrifici da parte dei componenti del comitato promotore: su tutti mi sento di fare il nome di Aldo Luciano, colui che più di altri ci ha sempre creduto».

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