Il lungomare di Crotone
3 minuti per la letturaCROTONE – Giovani, ma anche adulti, desiderosi di trascorrere la prima serata all’aperto dopo la fine del lockdown, hanno affollato il lungomare di Crotone già dal venerdì che precede il primo week end post emergenza. Crotone è tra le province d’Italia dove il contagio è ormai pari a zero con solo due persone che restano ricoverate in ospedale e circa 500 che stanno completando la quarantena obbligatoria per chi è rientrato da fuori regione. La serata di ieri è stata la prova generale del week end per i locali del lungomare che proprio ieri hanno avuto il via libera anche dal Comune per le concessioni gratuite di suolo pubblico. Nonostante l’euforia non ci sono stati pericolosi assembramenti per aperitivi o cene. Pub, ristoranti e paninoteche hanno chiesto ai clienti di osservare le regole.
«La gente ha accolto bene le regole del distanziamento sociale – dice Alessandro Carbone, amministratore del pub ristorante L’Insolito – e le rispetta. Ha accettato anche i separé tra i tavoli che abbiamo messo. E’ anche vero che non c’è l’afflusso che di solito c’era in questo periodo per via del timore, legittimo, di eventuali contagi. Siamo contenti di aver potuto tornare a lavorare, ma le persone tra la paura e le poche risorse sono poche. Questo periodo per me e per tutti i colleghi è un investimento verso la normalità e in un futuro equilibrio finanziario che dopo due mesi di stop non c’è».
«Abbiamo sistemato il locale, sia all’interno ma soprattutto all’esterno seguendo le linee guida previste per l’emergenza anti covid – dice Francesco Lavigna, titolare con la moglie del music pub il Vinilico – abbiamo registrato i clienti seduti al tavolo insieme come ci è stato consigliato di fare. Stiamo cercando di abituare le persone a prenotare in modo da gestire gli orari e le presenza senza creare assembramenti». Trascorsa la serata, in tanti, stamani, sono andati in spiaggia e qualcuno ha anche fatto il bagno. Anche se dal 20 maggio, secondo l’ordinanza della Regione, si possono aprire i lidi, in effetti gli stabilimenti aspettano ancora di avere delle indicazioni da Comune e Capitaneria di Porto.
«Sappiamo che ogni ombrellone deve avere uno spazio di 10 mq, sappiamo delle norme di distanziamento sociale ma ancora non c’è l’ordinanza di balneazione che include anche le regole anti covid» dice Sandro Le Rose, titolare di uno degli stabilimenti storici e più grandi di Crotone, il lido La Ronde. «Ad esempio – aggiunge – non sappiamo cosa rispondere al cliente che ci chiede se può portarsi la spiaggina da casa giusto per fare un esempio banale. Martedì è prevista una riunione tra balneari, Comune di Crotone e Capitaneria di porto». Al momento gran parte degli stabilimenti balneari ha montato le cabine ma non ha ancora posizionato ombrelloni. Altro discorso riguarda la gestione della spiaggia libera per la quale al momento non c’è alcuna regolamentazione e il distanziamento sociale è affidato ai singoli cittadini. Per le spiagge in concessione, intanto, si sta procedendo alla pulizia mentre quelle libere si presentano sporche con rifiuti, vetri e lattine.
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