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SAN MAURO MARCHESATO (CROTONE) – Lo zio avrebbe abusato della nipote. Il Tribunale penale di Crotone ha condannato a 7 anni di reclusione un 39enne di origini albanesi accusato di violenza sessuale ai danni di una giovane, minorenne all’epoca dei fatti contestati.
Il pm Giampiero Golluccio aveva chiesto 7 anni e 6 mesi e alla sua richiesta si era associato l’avvocato di parte civile, Giuseppe Peluso. Il collegio presieduto da Abigail Mellace ha anche disposto la condanna al risarcimento del danno da liquidare in separata sede infliggendo comunque una provvisionale immediatamente esecutiva di 5000 euro in favore della parte civile. La ragazza, allora diciassettenne, fu raggiunta a casa dall’imputato, uno zio acquisito, che con la forza, secondo l’accusa, la costrinse a subire un rapporto contro la sua volontà. Forse era entrato nell’abitazione della giovane approfittando del legame familiare.
Secondo l’accusa l’avrebbe afferrata per immobilizzarla e l’avrebbe violentata. Nel corso delle indagini il sostituto procuratore Alfredo Manca, poi destinato ad altra sede, aveva chiesto e ottenuto un incidente probatorio nel corso del quale la vittima confermò i fatti così come descritti nel capo d’imputazione, sostanzialmente basati sulla sua denuncia. L’accusa fu così cristallizzata e un eventuale inquinamento probatorio scongiurato.
Oggi la vittima è maggiorenne. L’imputato, nel corso della vicenda giudiziaria, è sempre rimasto a piede libero. Nei suoi confronti l’autorità giudiziaria non ha mai disposto alcuna misura cautelare. Il difensore, l’avvocato Silvano Cavarretta, aveva chiesto l’assoluzione.
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