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REGGIO CALABRIA – Una speranza ne alimenta altre. Il volto di Omar, senegalese di 40 anni, è l’emblema della disperazione, ma anche di chi non si arrende. E spera ogni giorno di poter presto riabbracciare la sua famiglia. Oltre un mese fa è approdato a Reggio Calabria. Ha tirato un sospiro di sollievo. 

E’ stato più fortunato di tanti altri che hanno trovato nel mare la fine di una esistenza. Ma il suo viaggio della speranza non si è esaurito ancora. Si trova adesso in un centro di accoglienza di Salerno. E ogni volta che sente il rumore del motore dei pullman ha uno scatto di speranza. E’ un segnale per lui che ci sono nuovi arrivi in Italia.
Corre subito da uno degli autisti e con educazione e sofferenza chiede un passaggio: «Voglio venire con voi a Reggio Calabria» dice. E’ lì in riva allo Stretto che potrebbero arrivare altri suoi connazionali, e soprattutto la sua famiglia, la moglie, i bambini. Non sa darsi pace. La mancanza degli affetti è un vuoto troppo grande da colmare in una terra sconosciuta. Ormai lo conoscono tutti a Salerno per questo suo irrefrenabile desiderio di potere riabbracciare la sua famiglia.

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Così come il suo volto è ormai noto tra i soccorritori di Reggio Calabria visto che da quando Omar è giunto in Italia sono stati diversi gli sbarchi da oltre un mese a questa parte. Così l’uomo sale a bordo del pullman, percorre quell’A3, e giunge al porto reggino. Con lo sguardo passa al setaccio tutti i volti che scendono dalla nave militare. Anche ieri era lì. Ed è stato accolto con la solidarietà e l’affetto di sempre. 

Qualche inconveniente lo ha avuto soltanto le prime volte che raggiungeva Reggio. E’ capitato, infatti, che alcuni soccorritori lo abbiamo confuso con altri immigrati appena sbarcati. Ci è mancato poco che finisse nuovamente allo “Scatolone”, la struttura provvisoria allestita per accogliere gli immigrati, che lui già aveva conosciuto in precedenza, prima di essere dirottato a Salerno. Purtroppa Omar sarà costretto a ritornare a Reggio Calabria. 

Dalla fregata “Euro” ieri mattina non è sceso alcun suo familiare. Ancora una amara delusione. Ma Omar non è disposto ad arrendersi. Ha fatto ritorno a Salerno in pullman. Ma al primo rombo di motore che sentirà il suo cuore sarà avvolto di nuova speranza e ritornerà a Reggio Calabria. La città della sua speranza.

 

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