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Ancora disagi in Calabria per chi viaggia con i treni. Tre ore di ritardo lunedì sul Frecciarossa Sibari-Bolzano. Il Codacons: «Sequestro di persona». E intanto Irto chiede in Senato un’informativa urgente del ministro Salvini: «Paese in ginocchio»
È un’estate nera per i trasporti ferroviari. Dopo le settimane di ritardi e corse soppresse, fino a una intera settimana di stop della circolazione, per rimuovere i vagoni di un treno finito fuori binario sulla Battipaglia-Sapri, i disagi non sono finiti.
Due giorni fa il Frecciarossa 8519, il Sibari-Bolzano, ha registrato quasi tre ore di ritardo. A denunciarlo il Codacons, che ha raccolto le segnalazioni degli inferociti passeggeri giunti a Scalea alle 23 e 45 anziché alle 21 e 10. L’associazione parla di «un sequestro di persona» per le centinaia di passeggeri tenuti ostaggio e bloccati alla stazione di Praia a Mare per oltre 45 minuti. Fermi senza la possibilità di scendere dal treno. Ancor prima, alla stazione di Maratea, il convoglio è stato fermo oltre mezz’ora. «Nessuna spiegazione – denunciano i passeggeri che erano a bordo: fermi in carrozza con i finestrini chiusi, con un caldo asfissiante e una rabbia indescrivibile».
La colpa – continua il Codacons – parrebbe di uno scambio bloccato. «Riteniamo doveroso, oltre al dovuto indennizzo in favore dei passeggeri – conclude il Codacons – che i vertici di Trenitalia e Rfi chiedano pubblicamente scusa non solo ai turisti ma a un’intera regione. Appare sempre più evidente, purtroppo, un progetto di isolare la Calabria».
In una terra debole dal punto di vista infrastrutturale, infatti, ogni disagio pesa il doppio. Va detto, però, che in quanto a collegamenti ferroviari neanche il resto del Paese se la passa meglio. Il senatore Nicola Irto ci ha scherzato (amaramente) su, lunedì, intervenendo in aula al Senato (e riscuotendo diversi applausi).
«È un’Italia in ginocchio. Su questo devo dire che il ministro Salvini e il Governo hanno un grande merito: sono riusciti ad unire il Paese, anche se lo vogliono spaccare con l’autonomia differenziata, perché i disagi nei trasporti riguardano tutto il Paese. Se dovessimo guardare alle Regioni top five come bollino rosso dei trasporti, abbiamo la Calabria, la Toscana, la Campania, il Lazio e il Veneto. In sostanza, hanno unito l’Italia nell’ambito dei disagi» ha detto Irto, chiedendo, a nome del Pd, una informativa urgente del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini.
«Da inizio luglio non è garantita la certezza della mobilità nel Paese per gli italiani e per i tanti stranieri che hanno scelto il nostro Paese per le vacanze. Ritardi, cancellazioni, bus sostitutivi. Aumento dei prezzi alla ricerca drammatica di soluzioni alternative ai trasporti. Ritardi di oltre il 20 per cento per i treni solamente nel mese di luglio. Ritardi aerei di oltre il 64 per cento rispetto all’anno precedente – ha detto Irto –. Dalle poche informazioni che siamo riusciti a recuperare, è grande il caos che ci attende nei prossimi giorni per la modifica della circolazione dei treni a lunga percorrenza».
Seguono esempi, che vanno dalla linea Alta Velocità Milano-Bologna, interrotta dal 12 al 18 agosto, alla direttissima Firenze-Roma che, dal 12 al 23 agosto, vedrà lo stop tra Chiusi e Orvieto, con ritardi e aumenti smisurati dei tempi. E la Calabria? Sulla linea Roma-Reggio Calabria «si continua ad avere una previsione di ritardi anche ad agosto». Irto, quindi, ‘chiama’ Salvini. «Non lo abbiamo visto in quest’Aula la scorsa settimana, quando lavoravano per convertire il decreto-legge a lui tanto caro, chiamato salva casa, che noi abbiamo ribattezzato salva abusi. Oggi, però, il suo silenzio è peggiore. Conosciamo via social le sue opinioni sui risultati alle Olimpiadi. Probabilmente – ha concluso Irto – agli italiani serve sapere in che modo si interverrà subito da parte del Governo».
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