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Per far fronte all’emergenza idrica il piano di Sorical e Regione Calabria anti siccità. Le provincia più colpite sono Crotone e Reggio


SERBATOI nelle piazze e turni nell’erogazione dell’acqua. È, in estrema sintesi, il piano predisposto da Sorical e Regione per far fronte all’emergenza idrica nei territori più colpiti dalla siccità in queste settimane, le province di Reggio e Crotone.

Se n’è parlato ieri pomeriggio a Catanzaro, nel corso del tavolo tecnico convocato per far fronte al grido d’allarme dei sindaci della Locride dall’assessore regionale Giovanni Calabrese. In cima alle priorità proprio l’emergenza idrica, a pochi giorni peraltro dalla decisione del presidente Occhiuto di dichiarare lo stato di emergenza regionale per la situazione di grave carenza idrica di carattere potabile, nei territori della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, per i quali, lo scorso 24 luglio, l’osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale, ha dichiarato lo stato di severità idrica ”Alto”.

Per la Locride sono in tanti i comuni che hanno difficoltà ad erogare l’acqua ai cittadini, a partire dall’area nord dove i comuni della vallata dello Stilaro stanno razionando le risorse per consentire alla gente di usufruirne. Identica situazione nella zona sud della Locride dove i comuni costieri di Ardore e Bovalino – ma anche quelli collinari come Samo, Casigna, S. Agata e dintorni – stanno soffrendo la poca acqua disponibile.
Alla riunione di ieri pomeriggio erano presenti i dirigenti del dipartimento regionale di Protezione Civile, dell’Ambiente, Agricoltura, la Sorical, il Consorzio Unico per le Bonifiche e l’Arpacal. Mentre da remoto era collegato l’ingegnere Pasquale Coccaro dell’Autorità di Bacino Appennino Meridionale. La delegazione dei sindaci era guidata dal presidente dell’assemblea, Vincenzo Maesano, e poi era presente il comitato direttivo coordinato dal sindaco Giorgio Imperitura.

Questa settimana, per l’emergenza siccità, i comuni dovranno redigere un piano ricognitivo della situazione e del fabbisogno e dovranno comunicare gli interventi urgenti, principalmente legati all’assistenza alla popolazione, dato che in alcune zone urbane di alcuni comuni della Locride la gente non ha acqua. Il piano, come ha spiegato il dirigente generale del settore Ambiente, Salvatore Siviglia, prevede la predisposizione di serbatoi nelle piazze dove c’è necessità e sarà istituito un servizio autobotti per rifornire l’acqua ai cittadini. Nel piano saranno coinvolti, ovviamente, tutti i comuni attraverso gli uffici della Protezione Civile.

Gli enti locridei stanno facendo già una ricognizione per verificare eventuali perdite nelle condotte e hanno chiesto ai cittadini un uso razionale dell’acqua, invitando la popolazione a non lasciar scorrere inutilmente l’acqua dal rubinetto e di limitare anche i lavaggi in lavatrice accendendo la lavabiancheria solo quando è a pieno carico.
I tecnici della Sorical hanno anche illustrato le attività avviate da settimane per recuperare risorsa idrica per l’area sud di Reggio Calabria: riaccensione di pozzi, efficientamento di sorgenti, nuovi collegamenti idraulici tra serbatoi che consentiranno di recuperare la riduzione di portata dell’acquedotto Tuccio. Ben diversa è la situazione in provincia di Crotone dove, al momento, la crisi idrica interessa i comuni serviti dell’acquedotto Lese. Sorical ha già predisposto un piano con turnazione dell’erogazione che, quando sarà applicato, sarà preventivamente comunicato ai sindaci e alla popolazione interessata.

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