Rifiuti in strada a Cosenza
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LA produzione dei rifiuti urbani in Calabria, è scesa, leggermente, nel 2020 (da 694.811,69 tonnellate nel 2019 a 663.494,69 t) registrando un aumento della raccolta differenziata che dal 47,23 % (2019) passa a 47,83%. Il trend positivo, particolarmente riscontrabile per i Comuni di Vibo Valentia e Catanzaro, emerge dai dati pubblicati da Arpacal con il Report Rifiuti Calabria 2021 (riferito a dati 2020), anche se dagli stessi dati si riscontra la grande difficoltà di tre capoluoghi (Reggio, Cosenza e Crotone) ma anche di tanti piccoli comuni.
Il report è una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione curata dalla Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso la Direzione Scientifica dell’Arpacal, in attuazione di uno specifico compito istituzionale.
La differenziata migliora in poche realtà
La Calabria registra un 47,83% di differenziata, con un piccolo miglioramento rispetto all’annualità precedente del 0,60% (47,23%) e rispetto a due anni fa del 2,49% (45,34%).
A segnare ottime performance i comuni capoluogo di Catanzaro (70,27% rispetto al 66,97% dell’annualità precedente) e Vibo Valentia (63,10% rispetto al 47,83% dell’annualità precedente); quest’ultimo, rispetto all’annualità precedente, registra un salto percentuale molto importante di +15,27%. Il buon andamento si riflette sulle province di riferimento di Catanzaro (60,03%) e Vibo Valentia (53,79%).
Altro discorso per la città di Cosenza (59,85%) e, quindi, la sua provincia (56,05%) che registrano un lieve calo rispetto alle annualità precedenti. Importanti criticità vanno registrate nell’area metropolitana di Reggio Calabria (37,45% la città e 32,30% l’area provinciale) e nella città e provincia di Crotone (11,98% città e 27,01% provincia); in questi casi continuano ad incidere i problemi all’impiantistica a supporto della gestione dei rifiuti.
Nel complesso regionale, la top 5 dei comuni più virtuosi vede confermato al primo posto Frascineto (85,06%), in provincia di Cosenza, seguito dalle “new entry” Gimigliano (85,04%) e Tiriolo (84,84%) della provincia di Catanzaro. Al quarto posto Carolei (83,41%) e al quinto Cerisano (83,14%) , in provincia di Cosenza.
L’analisi dell’Arpacal
Il direttore generale, Domenico Pappaterra, ha dichiarato: «Prosegue gradualmente il percorso di diffusione della raccolta differenziata in Calabria, con ottime performance su alcuni territori provinciali e criticità sedimentate in altri. E’ la fotografia dello scenario della raccolta dei rifiuti in Calabria, che abbiamo inviato alle Istituzioni competenti e rendiamo nota all’opinione pubblica, che sarà utile per le programmazioni future».
Michelangelo Iannone, direttore scientifico dell’Arpacal, ha sottolineato l’importanza di accelerare per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile: «Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, grazie al registro dinamico introdotto nel maggio scorso, Arpacal è in grado di fornire al decisore pubblico un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e utile per orientare politiche e interventi adeguati, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive».
Cambia la raccolta dati
Il responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti, Clemente Migliorino, e il funzionario Fabrizio Trapuzzano, segnalano la novità che dal prossimo anno consentirà di superare i limiti determinati dalla raccolta dati, basata sull’invio di una scheda da compilare ad opera dei Comuni. Dal maggio 2021, infatti, è operativa la piattaforma MySIR che permette un aggiornamento costante dei dati di ciascun comune, sulla produzione dei rifiuti. Attraverso questa nuova metodologia, l’Arpacal potrà costantemente monitorare i dati incrociandoli con quelli dei gestori degli impianti di trattamento, elaborando report più puntuali rispetto alla vecchia metodologia sinora applicata.
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