La posizione del ciclone nel Mediterraneo
2 minuti per la letturaUN nuovo vortice depressionario in risalita dal Mar Libico tenderà ad interessare nuovamente, dal pomeriggio di domani, i settori più meridionali dell’Italia.
Dal pomeriggio di domani si prevedono piogge e temporali che interesseranno la Sicilia e si estenderanno successivamente, nella giornata di venerdì, alla Calabria. Al tempo perturbato sarà associato un consistente aumento della ventilazione. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile, che ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
L’avviso prevede dal pomeriggio di domani precipitazioni sparse, a prevalente carattere temporalesco, sulla Sicilia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Previsti, inoltre, venti da forti a burrasca, in prevalenza dai quadranti orientali, con raffiche fino a burrasca forte, sulla Calabria e sulla Sicilia, con mareggiate lungo le coste esposte.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio idraulico, rischio idrogeologico e rischio temporali sulla Sicilia orientale e allerta gialla sui settori estremi della Calabria, sul resto della Sicilia e sul settore orientale della Sardegna.
Anche il Centro Operativo di Sorveglianza Ambientale dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) segnala che «durante la giornata di domani è previsto un ciclone medicane, attualmente presente a sud-est della Sicilia, che potrebbe muoversi verso nord arrivando, tra la sera di domani e la mattina di venerdì sulle coste della Sicilia Orientale e Calabria ionica».
Sono previste, afferma l’Ispra, precipitazioni intense e forti mareggiate sulla costa, con onde aventi altezza significativa oltre 4.5 metri.
I fenomeni di ciclone mediterraneo, afferma l’Ispra, stanno caratterizzando la stagione autunnale nel Mar Ionio, apparendo con sempre maggiore frequenza. Altri casi di intensi medicane nel Mar Ionio, che alla fine hanno impattato sulle coste della Grecia, sono avvenuti a settembre 2018 e a settembre del 2020.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA