X
<
>

Il conduttore Tiberio Timperi

Share
2 minuti per la lettura

REGGIO CALABRIA – «Sabato 25 gennaio su Rai Uno, nel corso della trasmissione “Uno Mattina in Famiglia”, il conduttore Tiberio Timperi stava interloquendo con un telespettatore in collegamento dalla Calabria. Il telespettatore, dovendo rispondere ad un quiz, ha invocato un aiuto da parte del pubblico presente in studio. A questo punto il conduttore Timperi ha risposto: “Se non ti aiutiamo, andremo a fare i piloni della Salerno-Reggio Calabria”, accompagnando tale pessima battuta ad una mimica fin troppo esplicita. In questo modo si attribuiscono a tutti i calabresi, indistintamente, comportamenti mafiosi».

Lo denuncia Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons. «Tanto non è degno di un servizio pubblico, profumatamente pagato da tutti i cittadini – aggiunge Di Lieto –, a nessuno può essere consentito di diffamare impunemente un’intera regione, per strappare qualche risatina».

«Il Codacons ha presentato una denuncia in procura contro l’azienda e contro il conduttore. Si tratta di una frase di chiaro stampo razzista che costituisce una offesa per i cittadini calabresi. Ciò detto, la Rai ha il dovere di scusarsi. Non possiamo certo imporre a Timperi di voler bene alla nostra terra, ma visto che i calabresi provvedono a pagare il suo stipendio, un minimo di rispetto lo pretendiamo».

Poche ore dopo, arrivano via Instagram le scuse del conduttore. «Leggo di essere stato denunciato per una battuta scherzosa fatta ad un concorrente in trasmissione – scrive Timperi –, sia chiaro: la battuta era nei confronti della mia redazione e più in generale della Rai. Difatti, se avessi favorito un concorrente, a rimetterci, come ovvio, sarei stato io. Qualcuno, per motivi che ignoro, ha travisato le mie parole. Spiace leggere che avrei offeso una regione italiana. Una regione che, come tutte le altre, mi appartiene e che mai mi sognerei di offendere. Io ho rispetto per la Calabria e per i calabresi. Se qualcuno si è sentito offeso, mi spiace».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE