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Numeri negativi ancora una volta per la sanità in Calabria: la regione resta indietro anche per i nuovi macchinari. Su 40, acquistate 38 attrezzature ma solo 7 collaudate
COSENZA – Trentotto attrezzature acquistate su quaranta, ma soltanto sette sono state collaudate e messe in esercizio. E delle 85 previste complessivamente soltanto 40 ammesse a finanziamento. Per quelle già acquistate bisogna aspettare di realizzare i «lavori connessi» nelle strutture ospedaliere. Cinque anni dopo l’avvio del programma di ammodernamento tecnologico degli ospedali calabresi la situazione è questa. La Calabria resta in attesa di nuovi, fondamentali, mezzi diagnostici avanzati. Compresi due acceleratori lineari di ultima generazione per la radioterapia, previsti a Reggio Calabria e Cosenza. Questo nonostante i continui guasti alla “Dulbecco” di Catanzaro, come scritto dal Quotidiano negli ultimi giorni, che costringono i pazienti a continui rinvii delle terapie anticancro salvavita.
CIRCA 85 MILIONI DI EURO STANZIATI E SOLO 33 SPESI
Ma non c’è solo questo: la Calabria con circa 86,4 milioni di euro stanziati (la Regione ne ha a carico 4,3, il resto sono fondi statali), ha previsto l’acquisto di 24 Tac più l’aggiornamento di una già esistente, 21 mammografi, 11 angiografi, 2 gamma camera, 4 gamma camera/Tac, 3 Pet/tac e 2 acceleratori lineari. Al momento sono soltanto 33 i milioni spesi e la Regione sta già valutando di “rimodulare” il piano dopo una verifica sugli interventi «non ancora avviati». A scriverlo è lo stesso dipartimento Salute della Regione nella risposta all’interrogazione del consigliere regionale del Movimento cinque stelle Davide Tavernise.
Anche i dati di monitoraggio sui piani di ammodernamento transitati all’interno del Pnrr non sono promettenti. Solo una delle 9 Tac previste è stata “realizzata”, zero su 76 per i sistemi radiologici fissi. Zero risonanze magnetiche, 3 su 12 mammografi, zero gamma camere, uno solo angiografo sui 3 previsti, zero acceleratori lineari. Unico dato importante riguarda gli ecotomografi, sui 182 previsti 155 messi a regime. Complessivamente sono 186 quelli in fase di collaudo, stando ai dati di agosto, su 271.
SANITA’: NUOVI MACCHINARI, LA CALABRIA E’ INDIETRO. LE PREVISIONI
Le previsioni? Stando alla risposta all’interrogazione il piano è quello di mettere in esercizio il 95% delle apparecchiature entro dicembre 2025, il restante 5% invece entro la fine del 2026. La Regione si difende sui tagli scaricando la responsabilità sulle aziende ospedaliere «in qualità di soggetti attuatori». Il governo centrale regionale invece «svolge un ruolo di supporto alle aziende nella predisposizione degli atti e di coordinamento per l’attuazione delle corrette procedure finalizzate a richiedere al ministero della Salute l’ammissione a finanziamento di ogni singolo intervento».
All’inizio di agosto Comunità competente aveva avviato in piano di monitoraggio rilevando lo zero assoluto sugli interventi. Sul punto era stato richiesto un intervento «chiarificatore» del commissario Occhiuto. Due mesi dopo è il consigliere Tavernise a gettare benzina sul fuoco: «Dalla risposta alla mia interrogazione – dice – si scopre che attualmente sono stati acquistati solo 40 macchinari sugli 85 previsti, di cui 2 ancora devono arrivare. Di queste 40 apparecchiature, che poi sono 38, sono collaudate e risultate effettivamente funzionati solo 7. Mentre 45 macchinari non sono stati ancora comprati e, tra le righe, non esiste un cronoprogramma degli acquisti certo e preciso».
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