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Per bloccare la diffusione del virus della lingua blu la Regione Calabria vara un piano che tra le altre cose prevede l’acquisto di 500mila vaccini


LA lingua blu (ossia la febbre catarrale degli ovini) sta mettendo in ginocchio il settore degli allevamenti, soprattutto quelli di ovini. Da tempo, allevatori, ma anche associazioni di categoria, invocano interventi da parte della Regione, ed in tempi rapidi, prima che il disastro possa raggiungere un punto di non ritorno.

E delle risposte sembrano arrivare, soprattutto in due punti essenziali per evitare l’ulteriore diffusione della malattia, che ha provocato già la morte di migliaia di capi nel crotonese, e non solo: disinfestazione e vaccini. Tutto ciò rientra nel piano della Regione Calabria, che contiene misure e azioni utili a fronteggiare l’emergenza, stabilite e rese operative nel corso della riunione, svoltasi nei giorni scorsi in Cittadella.

A promuovere la riunione l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. L’incontro ha visto la presenza dei direttori generali dei dipartimenti Agricoltura e Salute, rispettivamente Giuseppe Iiritano e Tommaso Calabrò, e del commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla. È stato evidenziato, nell’incontro, che la vicenda è anche all’attenzione del Governo nazionale, e l’obiettivo prefissato è il «varo di una serie di attività destinate a fermare l’espansione del contagio ed a ricostituire il patrimonio zootecnico, fortemente segnato dall’avanzare della malattia».
Così come, in realtà, annunciato da tempo dall’azienda sanitaria, saranno avviati interventi di carattere sanitario, messi in campo dal Servizio Veterinario, di concerto con i Dipartimenti Agricoltura e Salute e l’Associazione regionale degli allevatori.

LINGUA BLU, LA REGIONE CALABRIA STANZIERÀ RISORSE PER GLI ALLEVATORI

Sarà, invece, affidata ad una specifica delibera di giunta regionale, da adottarsi a breve, lo stanziamento delle risorse «utili a consentire agli allevatori di procedere ad attività di disinfestazione anche all’interno degli ovili, oltre che a garantire un indennizzo per i capi perduti».
È stato, poi, annunciato che l’Asp procederà «all’acquisto e somministrazione dei vaccini destinati a rallentare, in chiave preventiva, il propagarsi dell’epidemia», che è una delle richieste più pressanti dagli allevatori. Previsto l’acquisto di uno stock di 500mila dosi di vaccino

Nel contempo, poi, la Regione «darà seguito alle procedure propedeutiche alla dichiarazione di emergenza sanitaria, per dare così sostanza e concretezza, nel più breve tempo possibile, alla ricostituzione del patrimonio zootecnico». Gli allevatori, ma anche gli agricoltori crotonesi, chiedono di far presto. Questi ultimi hanno annunciato una manifestazione per martedì, proprio davanti alla Regione.

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