Analisi di laboratorio
2 minuti per la letturaCATANZARO – Omicron è dominante in Calabria. La mutazione più contagiosa del covid ha raggiunto una prevalenza del 71,4% sul territorio regionale, circolando maggiormente nelle province del centro e del sud mentre a Cosenza si ferma al 50%.
La conferma di quella che era una sensazione pressoché scontata è arrivata dagli esiti della nuova “flash survey” sulle varianti di interesse. Il monitoraggio ravvicinato – curato dall’Iss, dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Bruno Kessler – ha certificato l’incredibile velocità di Omicron. Nella nuova flash survey è stato sequenziato per la Calabria un campione di trentacinque tamponi sui positivi del 3 gennaio e venticinque di questi sono risultati positivi a Omicron.
Il coordinamento delle operazioni è spettato come sempre al laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale Pugliese di Catanzaro, diretto dal dottor Pasquale Minchella. Hanno partecipato anche il laboratorio del “Mater Domini” di Catanzaro e quello dell’Annunziata di Cosenza. È imminente anche il potenziamento del sequenziamento a Reggio Calabria. Lì vengono effettuati sequenziamenti con la tecnologia Sanger, che non analizza l’intero genoma ma solo la “proteina S”.
Dalla struttura commissariale della Regione, retta dal presidente Occhiuto, è arrivato ora l’input per il potenziamento e quindi per l’allineamento alla tecnologia avanzata. Quello che è emerso senza dubbio da questo monitoraggio è che la mutazione che sta stracciando ovunque i record di contagi, è stata capace di polverizzare Delta in pochissimo tempo.
Basti pensare che l’analisi sui campioni dei positivi di due settimane prima (del 20 dicembre) parlavano ancora di Omicron al 2,8%. La sensazione che fosse in rampa di lancio era però evidente, in particolare dall’incredibile numero di nuovi positivi giornalieri.
A commentare questo dato per Il Quotidiano del Sud è stato proprio il dottor Pasquale Minchella. «In sole due settimane la crescita è stata netta – ha affermato – ed in questo hanno giocato un ruolo decisivo i rientri per le vacanze natalizie. Il dato che abbiamo ottenuto evidenzia una maggiore circolazione di Omicron nelle province del centro e del sud della Regione. Meno marcata sembrerebbe essere al momento a Cosenza, anche se ciò è dovuto con molta probabilità al basso numero di campioni sequenziati. A Cosenza sono stati infatti analizzati 8 tamponi. Di questi, 4 sono risultati positivi a Delta e 4 ad Omicron».
E proprio nelle ore che stanno precedendo la trasmissione dei dati regionali all’Iss, è arrivata la richiesta da referenti dello stesso Istituto di non dimenticare e specificare il sotto lignaggio di appartenenza delle sequenze, perché si cerca di fare attenzione alla potenziale maggiore aggressività degli stessi. «Questo conferma – prosegue Minchella – che la comunità scientifica non abbassa la guardia e continua a monitorare ogni aspetto del virus con estrema attenzione».
Da questo punto di vista è quindi intuibile che il nuovo monitoraggio sarà fissato a breve, anche perché i numeri dei contagi continuano a crescere enormemente ed è immaginabile che al prossimo “giro” Omicron avrà completamente o quasi sostituito Delta.
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