Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria
2 minuti per la letturaCATANZARO – “In Calabria il problema non è tanto il numero dei contagi – che sta crescendo e certamente ci preoccupa – ma l’effetto di questo aumento sulla rete ospedaliera. Se la nostra Regione da lunedì, come è probabile, andrà in zona gialla, ci andrà non per i contagi, ma per i pochi posti in terapia intensiva”.
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a TgCom24.
“Io, da neo commissario alla sanità – ha aggiunto – in poche settimane ho incrementato il numero dei posti in terapia intensiva di una ventina di unità. Purtroppo veniamo da 12 anni di commissariamento della sanità che non ha prodotto risultati. Confido, però, che nel giro di qualche mese dimostreremo che anche la sanità in Calabria può essere governata, e governata bene”.
Il presidente della Regione Calabria ha insistito però anche sulla necessità di una capillare campagna vaccinale: “Bisogna convincere quanto più possibile gli scettici della necessità di vaccinarsi: se supereremo il 95% di cittadini immunizzati, a quel punto qualsiasi discorso sull’obbligo vaccinane non avrà più senso. In Calabria nei primi 7 giorni di dicembre abbiamo inoculato 100mila dosi, e negli ultimi giorni stiamo facendo 2mila prime dosi al giorno. Ma l’obbligo vaccinale – ha aggiunto – nel nostro Paese esiste già: i nostri figli per iscriversi e per andare a scuola devono obbligatoriamente vaccinarsi contro alcune malattie. Il Covid è o non è più pericoloso rispetto al morbillo? Comunque, non ho un approccio ideologico a questo tema: se l’obbligo vaccinale dovesse essere necessario, per salvaguardare la salute dei cittadini e la nostra economia, che si faccia”.
Sul green pass: “Il green pass rafforzato sta funzionando molto bene, è stata una scelta azzeccata del governo, e soprattutto sta incentivando le vaccinazioni. Ed è stata una scelta vissuta con grande disponibilità da parte dei calabresi. I controlli stanno andando bene, e sono assolutamente necessari: ci sono le condizioni per far rispettare le regole. Ma confido molto di più nel senso di responsabilità dei cittadini, gli italiani hanno dimostrato in questi mesi di essere molto rigorosi rispetto ai doveri che hanno, nei loro confronti e nei confronti della collettività”.
“L’Italia – ha concluso Occhiuto – in questo momento può anticipare la pandemia e non inseguirla come avveniva in passato, siamo avanti rispetto a tanti altri Paesi europei, e allora è giusto andare avanti con decisione come sta facendo il governo”.
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