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Uno studio reso noto oggi dal Codacons e redatto dal matematico Davide Manca del Dipartimento Cmic del Politecnico di Milano, basato su calcoli previsionali, prevede che la soglia critica (2.538) di posti letto in terapia intensiva sarà raggiunta in Italia il prossimo 4 novembre, con il risultato che dal 5 novembre non sarà più possibile accettare ricoveri nelle terapie intensive.

Sul caos ospedali che si sta registrando in queste ore, il Codacons ha presentato un esposto in tutte le Procure della Repubblica calabresi. L’associazione chiede di indagare sull’operato dello Stato e della Regione.

«Quanto sta avvenendo in questi giorni è assurdo e inaccettabile e dimostra la totale impreparazione dello Stato e delle Regioni nell’affrontare l’emergenza coronavirus – spiega il Codacons – Molti reparti di terapia intensiva stanno andando verso la saturazione dei posti letto, i pronto soccorso sono al collasso ed i reparti di malattie infettive superaffollati. Una situazione di caos generale ancor più grave se si considera che il virus circola in Italia già da febbraio, e sono state stanziate nei mesi scorsi ingenti risorse in favore degli ospedali, sia pubbliche sia attraverso donazioni dei privati, così come sono stati richiamati medici in pensione e avviati bandi speciali per reperire personale sanitario. Nonostante gli sforzi fatti, qualcosa non ha funzionato, come dimostra la situazione odierna di crisi delle strutture sanitarie».

Per tale motivo con l’esposto alle Procure il Codacons chiede alla magistratura «di avviare indagini sul territorio, tese ad accertare eventuali ritardi, omissioni ed errori da parte dello Stato e della Regione, che abbiano contribuito a determinare le difficoltà che oggi caratterizzano gli ospedali, e se anche un solo cittadino non troverà posto nei reparti di terapia intensiva, scatterà una denuncia per concorso in omicidio colposo nei confronti degli organi pubblici con richiesta di arresto verso i responsabili».

Nell’esposto l’associazione chiede anche alle Procure di nominare consulenti tecnici per affiancare o sostituirsi agli amministratori pubblici nella gestione della sanità pubblica.

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