Jole Santelli
2 minuti per la letturaCATANZARO – «Per l’immediato chiedo che, come d’altra parte è già avvenuto durante il lockdown, chi arriva sia sottoposto a quarantena o sulle navi di provenienza requisite o su quelle della Marina, non a terra. E, in secondo luogo, è chiaro che è necessario un blocco navale: che senso ha impedire i voli da Paesi a rischio e poi permettere gli ingressi a persone già malate? E va fatto senza aspettare l’Europa, va fatto e basta». Così, in un’intervista al Corriere della Sera, la governatrice della Calabria, Jole Santelli, che, in merito agli sbarchi di migranti in tempo di coronavirus, sottolinea come «il rischio di vita oggi è per tutti, per noi e per loro. Lo Stato ha il dovere morale di proteggere chi ha lottato contro il virus, e ora che ci sta riuscendo si trova esposto al rischio di un’ondata di ritorno gravissima. Non è questione di ideologie, non c’è destra o sinistra su queste cose. Non possiamo essere invasi».
«Sto parlando con i ministri Lamorgese e Boccia, con Speranza: conto che seguano le nostre indicazioni per evitare il disastro», spiega Santelli, che chiede «risposte immediate». «Purtroppo devo dirlo – aggiunge –, c’è stata una gestione molto confusa, nonostante da mesi noi governatori delle regioni più esposte avessimo sottolineato in vari report il pericolo di un Covid di ritorno dall’Africa».
«Abbiamo appena avuto lo sbarco di 60 persone, 28 delle quali positive, gli altri probabilmente lo saranno nei prossimi giorni – prosegue –. E il tempo è bello, il mare calmo, è possibile che arrivino altre imbarcazioni. Non possiamo assolutamente permetterci di riaprire i reparti Covid in piena estate e in piena stagione turistica, sarebbe un disastro».
La governatrice, inoltre, teme un crollo del turismo: «Io ho speso 350 milioni di euro per rilanciare il turismo, e queste persone sono state sistemate in strutture e località che sono di grande richiamo per i villeggianti come Roccella: che facciamo, aspettiamo che ad agosto arrivino le disdette, che si ricominci tutto da capo?».
«La gente – aggiunge – è spaventata e arrabbiata. Abbiamo proteste sul territorio, e io posso capire il malessere, non posso dare torto a chi protesta. Con questi numeri rischiamo perfino che si alzi l’indice di contagio e si torni in lockdown: non possiamo permetterlo. Sono in continuo contatto con il governo e aspetto misure immediate da Conte, già nelle prossime ore – dice –. A Taranto abbiamo la Marina, che ci vuole a spostare navi nei nostri tre porti di Roccella, Crotone e Corigliano?». Se non arriveranno le risposte «dovrò bloccare io gli sbarchi. Voglio sperare di non essere costretta a farlo», sottolinea.
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