Aloisio Mariggiò
4 minuti per la letturaDuro affondo da parte della Segreteria Regionale FNASLA-CISAL nei confronti di Aloisio Mariggiò, commissario straordinario di Calabria Verde. «Meraviglia e stupore – dichiara in una nota il segretario Gianluca Persico – mi hanno suscitato le recenti dichiarazioni del commissario straordinario di Calabria Verde Mariggiò, contro l’operato del solo assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo.
“Quali strani movimenti politici e non solo ci sarebbero attorno a Calabria Verde?” Questa sua frase da ‘dico o non dico’ getta ombre che non fanno bene a nessuno, tantomeno alla Calabria. Se lei Generale ha visto o notato qualcosa che non va, dovrebbe andare immediatamente a denunciarle agli organi competenti e non dirle sui giornali. Si riferisce forse il Generale Mariggiò, ai fondi spesi per il noleggio dei mezzi per gli interventi negli alvei per i quali ha convocato personaggi politici e di spicco, oltre a giornali e tv in occasione della presentazione? Per quanto mi risulta gli stessi sono scarsamente utilizzati proprio da Calabria Verde, che doveva garantirne il servizio per l’incolumità dei calabresi».
«Forse la discussione è totalmente incentrata sull’interruzione del tavolo delle trattative per il contratto decentrato della forestazione? – chiede Persico – Vede caro Generale, quella contrattazione, aveva innumerevoli motivi per essere interrotta o comunque non andare a buon fine. Molti di questi motivi sono proprio riconducibili alla sua figura ed al modo in cui ha portato avanti la discussione. Innanzitutto la bozza del contratto è stata redatta e siglata solo da alcune sigle sindacali, ad esclusione di altre, forse perché non gradite. Già questo basterebbe a dimostrare l’attaccabilità, perché ogni lavoratore ha diritto di essere rappresentato da chi crede più opportuno, e lei non ha rispettato tale volontà, neanche dietro i miei numerosi solleciti. In secondo luogo, lei sta disquisendo, sulla mancata firma di una contrattazione, che è stata chiusa in modo unilaterale, non ha neanche invitato l’UNCEM, che firma i contratti a livello nazionale. Non mi soffermo a parlare dell’importo che si era stabilito, 750,00€ per tutto il periodo di mancato rinnovo, una vera miseria».
I precari della legge 15? «Spero che sappia anche lei – continua il sindacalista chiamando in causa Mariggiò – che questi lavoratori portano in dote delle somme già storicizzate, che legate a quella fruibili in caso di stabilizzazione, 9.200,00€ circa a dipendente, porterebbero a fare le assunzioni a Calabria Verde a costo zero, con un notevole risvolto a livello sociale per tutti gli interessati. Se lei, Generale, fa intuire dalle sue parole, che non è in sintonia con l’idea di stabilizzare questi lavoratori, allora mi perdoni, ma io non ho dubbi su chi appoggiare, il mio sostegno è indiscutibilmente dalla parte dei lavoratori e di chi si spende a trovare soluzioni e non da chi pone ostacoli. Come dice lei, le parole hanno un peso, anche le sue. Per la stabilizzazione degli LSU/LPU, non abbiamo sentito nessuna lamentela, Generale, lì ha proceduto, fortunatamente per loro, spedito come un treno, superando tutti gli ostacoli che si sono presentati, mentre per altri, da quando si è insediato non ha spostato una virgola, nonostante sia andato in televisione, vedi Striscia la Notizia e abbia fatto articoli sulle testate giornalistiche».
Capitolo contrattazione dei lavoratori della Sorveglianza Idraulica. «Lasciati nel limbo, senza nessuna presa di posizione contro nessuna Giunta Regionale, anche passata, le chiedo – scrive ancora Persico – perché non ha avuto lo stesso fervore per risolvere il “pastrocchio” come lei stesso lo ha definito, non è andato avanti spedito, nonostante una sentenza del Giudice del Lavoro, passata in giudicato, che la intimava al cambio del contratto da privatistico a pubblico, per il quale i lavoratori hanno giustamente concorso, mentre per un altro solo lavoratore, ha inteso applicare subito la sentenza e contrattualizzarlo con un contratto pubblico, creando una disparità di trattamento tra gli stessi lavoratori del servizio. Questo servizio, che garantirebbe l’incolumità dei Calabresi in caso di esondazioni e piene, oggi conta circa 300 lavoratori con una tipologia di contratto privatistico ed uno solo di tipologia pubblica, grazie alle decisioni adottate da lei. Grazie a questa mancanza, che lei ha tralasciato di risolvere, oggi questi lavoratori, non possono svolgere il servizio per il quale sono stati assunti e pagati, non possono garantire la sicurezza del territorio e sono lasciati in mano a qualche Dirigente, che pensa di organizzare il servizio, facendo riunioni con qualche lavoratore, in parcheggi di centri commerciali e lasciando agli stessi la possibilità scegliere come espletare il lavoro. Lei che è al corrente di tutto ciò ed a capo di un’importante Azienda come Calabria Verde, non avrebbe dovuto permettere che questo accadesse. Ha proprio ragione Generale, c’è qualcosa che non va…!».
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