Enza Bruno Bossio con il segretario Pd Nicola Zingaretti nel giugno 2019
2 minuti per la letturaCOSENZA – Enza Bruno Bossio, deputata Dem, propone di sciogliere il Pd, «partito maldiretto – scrive in un post sul suo profilo Facebook – da un gruppo dirigente senza carisma, ma con tutti i vizi del minoritarismo comunista».
La proposta di Bruno Bossio prende spunto dal 36esimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer. «Quando muore un leader, improvvisamente – afferma la deputata calabrese – si ha subito la percezione che nulla sarà più come prima. E il dopo, invece di costringere ad imparare dagli errori del passato, spesso ne svuota il guscio e li lascia fermentare fino a diventare colpe irreparabili. Così è stato per il Pci, che certo doveva essere superato, soprattutto dopo la caduta del muro di Berlino, ma non poteva essere rinnegato senza fare i conti con la propria storia».
«Aveva ragione Orfini – prosegue – quando ha cercato in tutti i modi di opporsi alla celebrazione stanca di un congresso di un Pd senza storia che ha eletto per inerzia Nicola Zingaretti. E allora facciamolo adesso! Sciogliamo il Pd. Ma non per fare piccoli patteggiamenti con Leu e qualcos’altro. Una rifondazione che parta da quel tragico giugno 1984, passando per la Bolognina fino al 2007».
«Il Covid – conclude Enza Bruno Bossio – ha scoperto molti errori nel modello di sviluppo dell’Occidente. E noi siamo una parte di essi. Più presto ce ne accorgiamo e meglio sarà per tutti».
Alla presa di posizione della deputata dem ha risposto la Federazione del Pd di Cosenza, attualmente commissariata: «Non solo il Pd non lo sciogliamo – si legge in una nota – ma venerdì 12, nel rispetto delle regole e delle disposizioni di sicurezza, inaugureremo la nuova sede a Cosenza. Il Pd ha aperto una nuova stagione in Italia e in Calabria, il tentativo di fermare questo percorso, da parte di un ceto politico ormai al tramonto, rasenta il grottesco. Chi vuole sciogliere il Pd vuole fare un favore a Salvini e alla peggiore destra del Paese».
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