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Centri per l’impiego calabresi di nuovo in tilt per un blocco telematico: linea lentissima, personale esasperato e utenti spazientiti

LAMEZIA TERME – Ci risiamo. Nuovo blocco telematico (con linea lentissima) ai centri per l’impiego calabresi. Da cinque giorni è molto complicato per il personale dare risposte ai lavoratori (soprattutto a quelli che un lavoro lo cercano) che si recano ai centri per l’impiego. Utenti spazientiti, che attendono ore e ore e personale esasperato dall’ennesimo disservizio che può anche causare, come accaduto, la perdita delle possibilità di accesso ai finanziamenti previsti dal Pnrr.

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Ancora una volta, dopo aver farro la spola fra la sede del Centro per l’impiego della propria provincia e il Comune di residenza, spesso lontano, dopo aver perso giornate intere, l’utente (cioè il lavoratore), si sente dire: «spiace, non possiamo fare nulla perché il sistema telematico non funziona». O anche la fatidica frase: «non c’è linea. Torni fra una settimana». E, se va bene, «scusateci per l’attesa, la linea è lentissima».

I sistemi telematici dei centri per l’impiego sono gestiti da Azienda Calabria Lavoro che, ormai da tempo, non riesce a trovare una soluzione ai continui disservizi del sistema telematico Sil (Servizio informativo lavoro) della regione gestito da Azienda Calabria Lavoro. Un servizio che sta comportando l’impossibilità dei lavoratori di usufruire degli importanti servizi resi dai centri per l’impiego che possono anche cagionare la mancata possibilità di assunzione di lavoratori.

Il ricorrente malfunzionamento del sistema Sil è un problema che si trascina da molto tempo e che molti operatori imputano alla scadente gestione di Azienda Calabria Lavoro, uno degli innumerevoli “carrozzoni” politici della regione Calabria.  Da qui i gravi disagi che si segnalano per gli utenti che vivono nei comuni montani a ridosso delle città che ospitano le sedi dei centri per l’impiego che spesso si devono sobbarcare veri e propri viaggi per poi essere rimandati indietro. La totale mancanza di linea, infatti, è bene ricordarlo, impedisce ai centri per l’impiego di verificare gli appuntamenti per avvisare l’utenza e impedirgli di recarsi nelle sedi dei centri per l’impiego.

Tra l’altro il Sil (Sistema informativo lavoro) dei centri per l’impiego, non può ancora gestire le domande del “Supporto per la formazione e il lavoro” perché al Sil manca l’applicativo, non è stato installato insomma ancora il programma, nonostante le misura sia partita l’1 settembre scorso. La nuova a misura sostituisce il reddito di cittadinanza e prevede, per gli occupabili che ne fanno richiesta, il contributo da 350 euro al mese destinato alle persone tra i 18 e i 59 anni, con Isee pari o inferiore ai 6 mila euro e potrà essere speso solo per partecipare a corsi di formazione professionale.

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Alice Possidente

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