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Blocco del servizio gestito dall’Azienda Calabria Lavoro: sistemi telematici in tilt in tutti i Centri per l’impiego della regione. Gravi disagi anche per chi deve essere assunto e per i previsti finanziamenti Pnrr
LAMEZIA TERME – Si può credere che in Calabria è possibile perdere un posto di lavoro perché i sistemi telematici non funzionano? O che, addirittura, si possono perdere le possibilità di accesso ai finanziamenti previsti dal Pnrr? Il tutto con l’aggravante di aver fatto la spola fra la sede del Centro per l’impiego della propria provincia e il Comune di residenza, spesso lontano, e così dopo aver perso giornate intere, l’utente (cioè il lavoratore), si sente dire: «spiace, non possiamo fare nulla perché il sistema telematico non funziona». O anche la fatidica frase: «non c’è linea. Torni fra una settimana».
Incredibile, ma vero. E non è la prima (o la seconda, ma anche la terza) volta che accade. E qui riemerge la solita questione dei “carrozzoni” come, ad esempio, Azienda Calabria Lavoro che gestisce il servizio dei centri per l’impiego calabresi i cui sistemi telematici sono (ancora una volta) completamente bloccati da oltre 48 ore. Sono infatti innumerevoli le segnalazioni del blocco totale dei servizi all’utenza nei centri per l’impiego calabresi per il guasto del sistema telematico Sil (Servizio informativo lavoro) della regione gestito da Azienda Calabria Lavoro.
Non si tratta, dunque, di un blocco di un qualsiasi sistema telematico (può capitare, ci mancherebbe) ma di un servizio che sta comportando l’impossibilità dei lavoratori di usufruire degli importanti servizi resi dai centri per l’impiego che possono anche cagionare la mancata possibilità di assunzione di lavoratori (un aspetto che già di per sè, in una regione come la Calabria, la dice tutta sulla gravità del disservizio). Può capitare che un giorno o due si blocchi un sistema telematico, certo, ma in realtà quello del ricorrente malfunzionamento del sistema Sil è un problema che si trascina da molto tempo e che molti operatori imputano alla scadente gestione di Azienda Calabria Lavoro, uno degli innumerevoli “carrozzoni” politici della regione Calabria.
Da qui i gravi disagi che si segnalano per gli utenti che vivono nei comuni montani a ridosso delle città che ospitano le sedi dei centri per l’impiego che spesso si devono sobbarcare veri e propri viaggi per poi essere rimandati indietro.
La totale mancanza di linea, infatti, è bene ricordarlo, impedisce ai centri per l’impiego di verificare gli appuntamenti per avvisare l’utenza e impedirgli di recarsi nelle sedi dei centri per l’impiego.
«Come al solito – ci dice un utente – in Calabria la politica punta sempre a costruire la casa a partire dal tetto e poi non riesce a garantire i servizi minimali. Roboanti programmi e parole e poi per avere un certificato o un servizio si deve provare due, tre volte». Ma c’è di più. Completamente bloccato è anche il programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) che prevede il raggiungimento di alcuni obiettivi numerici per poter accedere ai finanziamenti previsti dal Pnrr. Il programma Gol è un’azione di riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia (Missione 5, Componente 1) per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro.
Il Programma Gol prevede dei percorsi: reinserimento lavorativo; aggiornamento riqualificazione, lavoro e inclusione e ricollocazione collettiva. Alla fine del colloquio (che, appunto, vengono gestiti dai centri per l’impiego su appuntamento in via telematica) e sulla base dei riscontri ottenuti, il beneficiario viene inserito in uno dei 5 percorsi. Ma con i sistemi telematici dei centri per l’impiego calabresi continuamente bloccati diventa difficile fare percorsi per raggiungere obiettivi. E la regione Calabria di certo non può permettersi questo lusso perchè «non c’è linea».
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