Una foto dell'incontro di oggi
3 minuti per la letturaCATANZARO – Il tema dell’emergenza occupazionale legata al Covid-19, il piano di investimenti e le politiche attive per il lavoro, la stabilizzazione del precariato storico regionale e la situazione dei tirocinanti, sono stati gli argomenti al centro di una riunione, durata quasi 4 ore, che l’assessore al Lavoro Fausto Orsomarso ha tenuto oggi in cittadella regionale con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Presenti all’incontro il segretario generale della Uil Santo Biondo; Enzo Musolino, Luigi Veraldi e Pasquale Barbalaco rispettivamente segretari regionali di Cisl, Cgil e Uil; il segretario generale Ugl Calabria Ornella Cuzzupi; Carlo Barletta per la Felsa Cisl; Gianvincenzo Benito Petrassi per la UilTemp; Antonio Cimino per la Nidil Cgil; Gianluca Persico e Giuseppe Mazzei per la Cisal; Antonio Lento per la Confsal.
L’assessore Orsomarso «ha presentato in sintesi gli interventi che la Regione dovrà presentare al governo sul Recovery fund – si legge nella nota della Regione – ed ha chiesto ai sindacati la presentazione di proposte sulla direttrice dell’innovazione e della semplificazione. Le parti hanno poi discusso del precariato storico, manifestando soddisfazione per la definizione dei bacini di lavoratori appartenenti alle leggi 12, 15, 31 e 40, e per le relative contrattualizzazioni e stabilizzazioni per chi ha già un contratto a tempo determinato. Sul percorso di stabilizzazione degli ex Lsu/Lpu, l’assessore Orsomarso si è impegnato a sollecitare al ministro del lavoro l’atteso decreto attuativo. Più in generale l’incontro di oggi è stato finalizzato all’apertura di un confronto tra Regione e sindacati, strutturato e programmato che, attraverso l’operatività dei Tavoli tecnici, abbia l’obiettivo di riordinare il mercato del lavoro calabrese e chiudere la stagione del precariato pubblico regionale».
«Per quanto riguarda il settore pubblico – conclude il comunicato – si è discusso dell’apertura di una nuova fase di politiche attive del lavoro in linea con i fabbisogni professionali del mondo produttivo, al fine di costruire percorsi di lavoro privato stabile e di qualità. Al termine, ‘assessore e le organizzazioni sindacali hanno convenuto sulla necessità di mettere la parola fine al precariato in Calabria garantendo la fuoriuscita dal tirocinio dei soggetti interessati, consapevoli che tutti sono chiamati a dare il loro reale contributo in termini di chiarezza ed effettiva fattibilità dei percorsi di contrattualizzazione. Infine, i sindacati hanno rappresentato la necessità di una calendarizzazione degli incontri sui temi delle politiche attive del lavoro».
«Ci riteniamo soddisfatti dell’incontro di oggi che apre di fatto un’interlocuzione seria con il Governo, nella fattispecie con il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, la quale si è dichiarata molto sensibile a queste tematiche». Così in una nota la Cisal Calabria al termine della riunione. «La linea tracciata dall’assessore Fausto Orsomarso è quella giusta. Ci soddisfa il percorso intrapreso sul precariato istituzionalizzato presente nell’elenco regionale. Adesso bisogna puntare a soluzioni programmatiche che mirino, finalmente, alla valorizzazione delle professionalità acquisite dai tirocinanti. Non è immaginabile che si facciano concorsi per il Ministero della Giustizia, per il Miur e per il Mibact e non si tenga in considerazione del periodo di formazione maturato dai tirocinanti regionali. Bisogna immaginare un percorso che tenga conto anche dei lavoratori impegnati nei tirocini negli Enti locali, e quindi, capire quale migliore strada intraprendere per esaltare le capacità anche di queste persone ma è chiaro – si sottolinea – che il Governo deve assumersi delle responsabilità, non può lasciare sola la Regione Calabria. Non è un problema di risorse – conclude la nota della segretaria regionale del sindacato autonomo – ma anche e soprattutto di normativa nazionale che stabilisce alcune prerogative per questa platea di lavoratori».
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