Camion fermi a Settingiano (Catanzaro)
3 minuti per la letturaDA QUESTA mattina gli autotrasportatori calabresi hanno attivato alcuni presidi nelle province calabresi per protestare contro il caro prezzi che interessa carburanti ed energia.
I presidi sono stati attivati in provincia di Catanzaro sulla strada statale 280 e, in particolare, nei pressi dello svincolo di Settingiano, in due distributori di carburante e nei pressi della rotatoria dell’aeroporto di Lamezia Terme. Si calcola che siano oltre 200 i camion coinvolti.
A Vibo Valentia gli autotrasportatori si sono radunati di buon mattino presso lo svincolo autostradale di Pizzo-Angitola, col supporto delle organizzazioni sindacali. A farsi portavoce del malcontento della categoria nel Vibonese è Giuseppe Cortese, piccolo imprenditore che, come i suoi colleghi, vede decrescere i propri guadagni in maniera drastica: “Per un viaggio fino a Milano siamo costretti a spendere 1200 euro di carburante, senza considerare la manutenzione del mezzo, gli autisti, il pedaggio ed altre spese collegate al trasporto. Un vero e proprio salasso che porta a mettere in ginocchio soprattutto le piccole aziende che operano nel settore”. E le cose non cambiano se i mezzi restano fermi: “Il costo si aggira sui 170 euro ed è quasi simile a quello dell’autista. Se poi ci aggiungiamo quello della manutenzione del veicolo si comprende bene che la cifra è molto rilevante”.
Alla protesta presente anche il segretario provinciale della Cisl, Sergio Pititto: “Purtroppo la situazione è drammatica – ha evidenziato – perché ci troviamo di fronte ad una categoria che rischia di veder chiudere numerose realtà lasciando migliaia di famiglie, solo nel Vibonese, senza introiti. Come sindacato ci stiamo muovendo a tutti i livelli per difendere questa che è la spina dorsale del commercio nazionale ma serve un’azione forte da parte della politica”.
A Crotone il sit-in è stato organizzato nei pressi della rotonda di località Passovecchio.
Nella provincia di Cosenza presidio di un gruppo di autocarri a San Lucido sulla Strada Statale 18.
La protesta si svolge in maniera pacifica, anche se non mancano i rallentamenti per la circolazione stradale. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione imprese trasportatori calabresi (Aitic) che nei giorni scorsi aveva preannunciato la volontà di manifestare fino alla proclamazione di uno sciopero.
“La situazione in cui versa l’autotrasporto italiano e calabrese è senza via d’uscita – hanno evidenziato i promotori- e non si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel, una situazione insostenibile per le piccole aziende. Gli imprenditori per restare nel mercato, a fronte dei maggiori costi di esercizio dovuti non solo agli aumenti ma anche alla carenza di infrastrutture regionali di primaria importanza come strade, autostrade, autoporti e alla bassa produttività del nostro territorio, sono costretti al ricatto”.
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