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Kabul cade e molti si chiedono a che sono serviti vent’anni di guerra se poi nasce un nuovo stato islamico. Mi chiedo a cosa siano serviti dieci anni di commissariamento della Sanità pubblica calabrese, a seguire le notizie che accadono.
L’altro giorno per un intero turno pomeridiano sono rimaste senza medico le ambulanze del 118 di Catanzaro lido, Sellia Marina, Sersale, Maida.
Al Pronto Soccorso di Cosenza accettano solo codici rossi. Diabetici da dializzare e anziani con le ossa rotta non vengono accettati e sono rimandati a casa. Sempre in provincia di Cosenza venti ambulatori di Guardie mediche scoperti a Ferragosto. Mancano medici. Poca remunerazione e alti rischi.
All’Annunziata si segnala anche un’anziana novantenne con sospetta ischemia lasciata al pronto soccorso per dieci ore senza bere e mangiare. Si minacciano denunce.
L’elisoccorso a Cosenza è sospeso per manutenzione. Per il terribile incidente di Cassano il mezzo di soccorso è partito da Lamezia. Anche quello che staziona a Locri sarebbe fermo. Operano due velivoli per l’intera Calabria.
La colpa non è di medici e sanitari. Un medico del 118 ha scritto “Oggi una giornata di sangue sulle nostre strade. Se avessimo avuto più mezzi forse avremmo fatto meglio. E quel forse che mette disagio”
Molto popolo voleva Gino Strada alla guida della sanità in Calabria. Qualcuno andò in televisione a dire: “Non abbiamo bisogno di geni che vengono dalle altre parti del mondo, men che meno del professore Strada”..
A Ferragosto su diverse spiagge da un elicottero (non era quello del 118) sono piovute mascherine con su scritto “Battaglia”. Ma non invitavano a lottare per la sanità.
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