Un treno ad Alta Velocità
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Alta velocità, l’assessore ai Lavori Pubblici, Maria Stefania Caracciolo, assicura che i fondi Pnrr non mai stati messi in discussione
I FONDI per l’alta velocità in Calabria – quei 9,4 miliardi stanziati a partire dall’estate del 2021 – «non sono in discussione». Ad assicurarlo è l’assessore regionale ai Lavori pubblici Maria Stefania Caracciolo, che interviene in un dibattito innescato quest’estate e ripreso nelle scorse settimane. «Non esiste alcun taglio dei fondi per l’Alta Velocità in Calabria, né un loro fantomatico dirottamento verso altre opere» chiarisce Caracciolo.
IL “GIALLO” DEI FONDI
Facciamo un passo indietro. In origine a scatenare l’allarme la notizia secondo cui il Governo avrebbe rimodulato il Pnrr e tra i fondi destinati a esser dirottati su altro ci sarebbero stati quelli assegnati all’alta velocità in Calabria. Un rischio, però, che non è mai esistito. Per una ragione molto semplice: ai lotti calabresi dell’alta velocità non è mai stato destinato un euro del Pnrr, perché non era possibile terminare le opere entro la scadenza del 2026, fissata dall’Ue. Se non hai mai avuto qualcosa, è impossibile che ti venga sottratta, mettiamola così.
ALTA VELOCITÀ E FONDI PNRR
Il Pnrr finanzia solo il primo lotto della nuova alta velocità Salerno-Reggio Calabria. il Battipaglia-Romagnano, insieme alla progettazione di fattibilità tecnico-economica dell’intero itinerario. Costo totale: 1 miliardo 900 milioni, in fase di spesa visto che i cantieri dell’opera sono attivi ormai da tempo. Nel 2021 il Governo Draghi aveva poi destinato all’alta velocità Salerno-Reggio Calabria 9,4 miliardi del fondo complementare. Ovvero fondi aggiuntivi al Pnrr, stanziati dallo Stato per opere ritenute strategiche ma non ultimabili entro il 2026.
Con i 9,4 miliardi si prevedeva di finanziare i tratti restanti del primo lotto dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria (da Romagnano a Praia), il secondo lotto (tutto in territorio calabrese) e le nuove gallerie Santomarco. Una previsione che si è rivelata ottimistica perché per il solo lotto Romagnano-Praia il fabbisogno finanziario, al termine della progettazione definitiva, è schizzato a circa 8 miliardi di euro. Per le gallerie Santomarco bandita la gara nei giorni scorsi (per 1 miliardo 600 milioni), per il tratto Romagnano-Praia è ancora in corso l’iter autorizzativo. I fondi previsti – quei 9,4 miliardi – ci sono ancora? Ad oggi nel contratto di programma tra Rfi e Ministero dei Trasporti, aggiornato a maggio 2024 e registrato dalla Corte dei Conti lo lo scorso 12 novembre, le risorse risultano disponibili.
ALTA VELOCITÀ, INVESTIMENTI PER LA SALERNO-REGGIO
Per l’alta velocità Salerno-Reggio, nel portafoglio investimenti, viene indicato un costo complessivo di 17 miliardi 486 milioni di euro (da Battipaglia a Paola, gallerie Santomarco comprese), finanziato per circa 12 miliardi (1,9 dal Pnrr e circa 10 dal Mef) e un fabbisogno residuo di 4 miliardi e 300 milioni.
I DUBBI DEL PD
Il Pd calabrese, però, non si fida perché nelle slide proiettate dal gruppo Ferrovie dello Stato in conferenza stampa lo scorso 12 dicembre – quando a Roma, con il ministro Salvini, ha presentato il piano investimenti «da oltre 100 miliardi di euro» per il 2025-2029 – non ha visto comparire riferimenti all’alta velocità Salerno-Reggio. E ha lanciato l’allarme, ieri con il sostegno anche degli altri capigruppo di minoranza Tavernise (M5S) e Lo Schiavo (gruppo Misto): «I 9,4 miliardi previsti dal governo Draghi sono scomparsi dai programmi» denunciano in una nota, in cui annunciano di aver depositato una richiesta di inserimento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, per discutere il tema “Alta Velocità in Calabria – situazione attuale e prospettive”.
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE CARACCIOLO
«Rfi, che ha interlocuzioni quotidiane con le strutture della Regione, conferma tutti gli investimenti, oltre 9 miliardi di euro, previsti per l’Alta Velocità ferroviaria Sa-Rc – dice Caracciolo – Ad oggi, peraltro, le opere finanziate dai fondi detti o sono in gara, o stanno chiudendo l’iter approvativo e, pertanto, sono state pienamente messe a terra, cosa che nel passato spesso non è avvenuta. E il governo Meloni non ha toccato alcun capitolo di spesa per il lavori pubblici gia programmati in Calabria. Il resto sono fake news».
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