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SE qualcuno ancora sperava di rivedere in gioco il tracciato Praia-Tarsia della nuova Alta Velocità, dovrà ora rassegnarsi. Le parole dei tecnici di Rfi – nell’appuntamento del Dibattito pubblico sul tratto Romagnano-Praia che si è svolto ieri nella cittadina tirrenica – appaiono un po’ la pietra tombale su quel progetto.

«Gli approfondimenti progettuali, successivi al primo documento di fattibilità, hanno evidenziato forti criticità. Da un punto di vista tecnico la realizzazione e manutenzione di quel tracciato risultava molto complessa. Non dico fosse irrealizzabile: siamo andati sulla Luna, tutto si può fare. Ma i costi economici e quelli ambientali non erano sostenibili: si trattava di attraversare, per intenderci, una spugna intrisa d’acqua (il sistema di falde che alimenta l’Abatemarco, ndr)» ha spiegato Marco Marchese, responsabile della direzione investimenti di Rfi per Sicilia e Calabria.

«Un progetto deve essere anche approvabile. E quello del tracciato Praia-Tarsia il ministero dell’Ambiente avrebbe finito per bocciarlo, tanto più in presenza di un’alternativa. Insomma, quel progetto non aveva le gambe» ha aggiunto poi, in risposta a un accorato intervento del sindaco di Cosenza Franz Caruso, che ha detto di aver perso ogni certezza sulla realizzazione dell’Alta Velocità in Calabria.

«Se tutto va bene, la nuova Alta Velocità si fermerà a Praia» aveva detto in precedenza Annalisa Alfano, vicesindaca di Scalea e segretario di Idm Cosenza. «Non è così. Già oggi la nuova Alta Velocità non si ferma a Praia, ma è già più giù: le nuove gallerie Santomarco, il cui iter autorizzativo è in fase avanzata, saranno realizzate con standard di alta velocità – ha replicato Marchese – È vero che stiamo realizzando la Salerno-Reggio Calabria, ma dovete pensarla anche come una Salerno-Cosenza». Con le nuove gallerie, insomma, si potrà avere un collegamento in alta velocità dalla futura nuova stazione di Montalto/Rende a Paola. E dalla stessa futura stazione partirà la bretella per Sibari «già finanziata – ha rimarcato Marchese – e con iter autorizzativo in chiusura».

LOTTO 1 C

Il tratto in discussione ieri nella tappa calabrese del Dibattito pubblico – e sulla strada quindi della realizzazione – era il lotto compreso tra la futura nuova stazione del Vallo di Diano e Praia a Mare. Poco meno di 50 chilometri (46 per l’esattezza) che attraversano tre regioni e si fermano 800 metri prima della stazione di Praia a Mare. L’80% per cento, ben 37 chilometri, corre in galleria. Il resto è all’aperto tra viadotti e rilevato. Un’opera complessa e «grandiosa», come la definisce il coordinatore del Dibattito, Roberto Zucchetti.

Ed è l’impressione che si ricava dalla presentazione di Nicol Mancuso, project engineer di Italferr, tra lunghe gallerie (quelle di Casalbuono va avanti per 22 chilometri) e imponenti viadotti che consentono di scavalcare autostrada e statali (come quello di Lagonegro che consente di superate la Ss19). Anche il tratto calabrese è in buona parte in galleria: sottopassa Tortora, ed esce in rilevato per gli ultimi chilometri. Qui è previsto uno «spanciamento», ovvero una sorta di biforcazione: un tratto andrà a connettersi con la linea storica tirrenica e l’altro invece sarà l’innesto del futuro lotto 2 della nuova alta velocità.

IL LOTTO 2

Stabilito che il tracciato Praia-Tarsia è stato definitivamente accantonato da Rfi, quale percorso seguirà il lotto 2? Marchese stavolta è stato ancora più esplicito. «La scelta in corso converge sul corridoio tirrenico. Il progetto che si sta sviluppando per il lotto 2 non è il potenziamento della linea esistente: per portarla agli standard di alta velocità dovremmo rettificare curve e abbattere città. Ma non è neanche un quadruplicamento della linea attuale, con altri due binari affiancati a quelli esistenti – spiega – Si realizzerà un nuovo tracciato qualche chilometro più su. E richiederà quindi lo scavo di gallerie».

I FINANZIAMENTI

Resta in sospeso una questione, pur introdotta da Mimma Iannello (presidente regionale Federconsumatori): i fondi per far proseguire l’alta velocità dopo Praia ci sono? E ci sono ancora, almeno, quelli per realizzare il secondo lotto e arrivare fino a Paola, posto che i 9,4 miliardi assegnati con il fondo complementare a questo punto bastano solo per realizzare il Romagnano-Praia (circa 8 miliardi) e le gallerie Santomarco (1 miliardo e 600 milioni)? Rfi non entra nel merito e probabilmente quella di ieri non era la sede. I tecnici hanno assicurato comunque che è in corso la progettazione di tutti i lotti restanti, fino a Reggio, e che il lavoro sarà concluso entro i primi mesi del 2024. Poi sarà il ministero a sciogliere gli ultimi nodi sul tracciato. E a reperire, si spera, i fondi necessari.

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