Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
1 minuto per la letturaROMA – “A quindici anni dal brutale assassinio di Francesco Fortugno desidero rinnovare i sentimenti di vicinanza e solidarietà alla sua famiglia, a quanti gli furono amici, a coloro che seppero cogliere subito in quel delitto così vile e crudele il segno turpe dell’organizzazione mafiosa, la minaccia rivolta all’intera comunità civile, la sfida intollerabile alle istituzioni democratiche”. È quanto scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato all’onorevole Maria Grazia Laganà Fortugno.
“Fortugno – ricorda il Capo dello Stato – era un uomo mite, un medico conosciuto e affermato, che con passione e spirito di servizio aveva deciso di impegnarsi per lo sviluppo della propria comunità. Era stato eletto da pochi mesi Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria quando venne ucciso per mano di killer della ‘ndrangheta. L’organizzazione criminale intendeva, ancora una volta, riproporre il proprio ricatto di potere, attentare alla libertà dei cittadini, intimidire la società nel tentativo di sottometterla ai suoi traffici illegali”.
“La reazione della Locride e della Calabria, a partire dai suoi giovani – prosegue il Presidente della Repubblica – fu allora immediata e mise in luce una grande volontà di riscatto, di liberazione dalle mafie, di recupero della legalità contro ogni compromissione, omertà, zona grigia. Le sentenze, a conclusione dei processi, hanno confermato quella matrice criminale e l’inaccettabile intento di violenza e oppressione”.
“Anche questo giorno di memoria – conclude Mattarella – può contribuire a dare forza alla Calabria e all’Italia onesta che vuole liberarsi dalla sopraffazione criminale ed è consapevole che solo nella legalità è possibile uno sviluppo delle comunità e dei territori, tanto più di quelli che sentono la necessità di ridurre il divario di opportunità e di risorse”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA