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Partito il Valzer di Procuratori in Calabria, Curcio va a Catanzaro, Fiordalisi a Paola, spaccatura su Cosenza: Capomolla è in vantaggio su Luberto


CATANZARO – Come anticipato, ma con un mese di ritardo, la “girandola” delle nomine per i vertici delle quattro procure calabresi, rimaste sprovviste di capo, è partita. Solo che anziché a settembre, ha cominciato a girare ai primi di ottobre. In un colpo solo la Quinta commissione del Csm, competente per l’assegnazione degli incarichi direttivi degli uffici giudiziari, ha trattato tre pratiche interconnesse, vale a dire, la scelta dei nuovi procuratori di Catanzaro, Paola e Cosenza.

Dal giro, e per un gioco di “correnti”, ma non di tempi (perché l’ufficio crotonese è rimasto “scoperto” diversi mesi prima di quello cosentino, quindi nella trattazione di ieri, non è stato rispettato il cosiddetto “ordine di vacanza”) è rimasta fuori la Procura di Crotone. Ciò perché, probabilmente, la Quinta commissione preferisce prima capire come andrà a finire per la procura di Cosenza e solo dopo di passera all’assegnazione del posto di procuratore di Crotone. Per la Dda di Catanzaro designato l’attuale procuratore di Lamezia, Salvatore Curcio, con rispetto dei pronostici, una volta che lo scorso mese di luglio, dalla corsa per la procura catanzarese, una competitor come Rosa Volpe, nominata procuratore generale di Salerno.

PROCURATORI IN CALABRIA, CURCIO A CATANZARO E FIORDALISI A PAOLA, MANCA SOLO LA RATIFICA DEL PLENUM

A breve il Plenum dovrà ratificare l’indicazione unica data dalla Quinta commissione di Palazzo dei Marescialli, che ha scelto Curcio, senza formulare altre proposte. Lo stesso dicasi per la nomina di Domenico Fiordalisi, attuale consigliere di Cassazione, proposto all’unanimità come capo della procura di Paola. Anche in questo caso il “sigillo” che dovrà dare il Plenum su Fiordalisi, sarà solo una mera formalità.

Più intricata e complessa è la partita per la conquista della procura della città dei Bruzi. Per stabilire il nuovo procuratore di Cosenza, la Quinta commissione si è spaccata in due, dando tre preferenze a Vincenzo Capomolla, oggi procuratore facente funzioni a Catanzaro e due a Vincenzo Luberto, attuale sostituto procuratore generale a Reggio Calabria. Uno dei sei componenti della Quinta commissione si è astenuto. Secondo quanto risulta al Quotidiano, ed anche seguendo la “maggioranza” formatasi nella commissione, Capomolla dovrebbe spuntarla. Ma durante lo svolgimento del Plenum non possiamo escludere sorprese, tenendo anche conto del fatto che il presidente della Quinta commissione, il cosentino Ernesto Carbone, si espresso in favore di Luberto.

Quest’ultimo aveva fatto domanda anche per gli uffici inquirenti di Paola e Crotone. Sia Capomolla che Luberto hanno svolto la funzione di procuratore aggiunto a Catanzaro ed entrambi sono stati vicari di Nicola Gratteri. Quando sarà definita la “pratica” Cosenza, sarà più semplice fare previsioni sulla procura di Crotone. Tra i concorrenti per la funzione apicale nell’ufficio pitagorico, abbiamo Domenico Guarascio, ora pm della Dda di Catanzaro, Ernesto Sassano, attuale procuratore facente funzioni di Paola e Antonello Bruno Tridico, pubblico mistero della procura di Cosenza.

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