Un terreno arido
4 minuti per la letturaCROTONE – Non c’è più acqua. L’estate appena iniziata rischia di trasformarsi nella più complessa stagione in termini di servizio idrico. A lanciare l’allarme sono stati prima la Sorical, società che gestisce il servizio idrico in Calabria, quindi il Consorzio di bonifica Ionio Crotonese.
L’appello lanciato dal Consorzio è particolarmente drammatico ed è rivolto direttamente agli agricoltori della Valle del Neto e della Valle del Tacina: «Non impegnatevi per le colture invernali».
Più chiari di così non si poteva essere, al punto che lo stesso Consorzio spiega: «Entro il 10 settembre, infatti non ci sarà più acqua sufficiente negli invasi silani per poter garantire l’irrigazione utile ad avviare le coltivazioni invernali di ortaggi».
Il presidente del Consorzio di bonifica Ionio Crotonese, Roberto Torchia, ha scelto questa strada in seguito ad una lettera di A2A, la società che gestisce i bacini della Sila che alimentano le centrali idroelettriche e che rilasciano l’acqua per scopi irrigui ed idropotabili al Consorzio. La società ha fatto sapere che, stante la situazione di siccità, se non si interviene con una riduzione dei rilasci di acqua i laghi Arvo ed Ampollino saranno praticamente prosciugati entro il 10 settembre.
Gli invasi, che hanno una capacità complessiva di 130 milioni di metri cubi di acqua, al momento ne contengono solo 37 milioni. Nel solo mese di giugno c’è stata una diminuzione della quantità di acqua del 60% rispetto ai valori medi precedenti. Per questo A2A ha informato il Consorzio di bonifica, che gestisce la rete irrigua nella Valle del Tacina e nella Valle del Neto, della determinazione di ridurre, come prevede la convenzione con la Regione Calabria, la portata dei rilasci dal primo luglio al 31 ottobre prossimi.
Secondo il programma di A2A, il rilascio nella vasca di Calusia, che rifornisce la città di Crotone e le campagne della valle del Neto, passerà dai 4 mc/s ai 3,5 mc/s, mentre il rilascio nella valle del Tacina diminuirà da 2,8 mc/s a 2mc/s. Le preoccupazioni maggiori sono proprio per quest’ultima zona nella quale sono compresi i territori agricoli di Isola Capo Rizzuto e Cutro (tra i più vasti della Calabria con oltre 12 mila ettari coltivati) dove l’acqua serve anche per i villaggi turistici. Il presidente Torchia ha annunciato per questo che la turnazione di fornitura di acqua interesserà anche i villaggi turistici della costa di Isola Capo Rizzuto e Cutro.
Ma anche Sorical non ha dubbi sulle difficoltà che si registreranno nei prossimi giorni, al punto da chiedere «misure straordinarie per affrontare la grave siccità che sta interessando il territorio della Regione Calabria, ed in particolare il territorio della provincia di Cosenza».
Rivolgendosi ai sindaci della Calabria, Sorical ha riportato uno studio sulla siccità dell’ingegnere dell’Unical Fabio Zimbo pubblicato sul sito www.meteoincalabria.it che evidenzia una condizione di «siccità severa e grave», principalmente in provincia di Cosenza, e che trova riscontro dalla portate delle sorgenti delle ultime settimane.
È proprio la provincia di Cosenza a destare preoccupazione «a differenza di quanto avviene per altre ampie aree del territorio calabrese, ed in particolare per le Città capoluogo che sono servite in prevalenza da grandi invasi di regolazione (Catanzaro: invaso del Passante – Crotone: invasi Arvo ed Ampollino – Vibo Valenzia: invaso Alaco – Reggio Calabria: invaso Menta di prossima attivazione), la Città di Cosenza e la massima parte del suo territorio provinciale – ricorda la Sorical – è servita da schemi acquedottistici a loro volta alimentati da scaturigini sorgentizie, solo in parte integrate da campi pozzi realizzati nelle aree costiere».
Sorical ha affermato che «alcuni ingenti investimenti sono già stati attivati e le relative realizzazioni sono ancora in corso in queste settimane, proprio allo scopo di rimettere in esercizio alcuni vecchi impianti, già dismessi nei decenni trascorsi e che invece ora, nel severo scenario di crisi che si delinea, potrebbero offrire della produzione addizionale di grande utilità».
«Tutti i sindaci e le amministrazioni comunali – scrive la Sorical – dovranno rivolgere ogni sforzo finalizzato ad una corretta conduzione della reti di distribuzione idrica interna, contrastando, anche con durezza, i prelievi e gli utilizzi impropri e riparando prontamente ogni perdita si dovesse riscontrare lungo le reti. Fermo quanto sopra, valido in via generale per tutto il territorio provinciale, in un approccio di equità e trasparenza, faremo seguito entro breve con delle nuove comunicazioni in cui, per ciascuno degli schemi acquedottistici per i quali si profilano i maggiori scenari di crisi, con l’auspicabile e sempre costruttivo contributo e patrocinio offertoci dalla Prefettura, esamineremo quantitativamente il quadro di deficit da fronteggiare e, valutata l’eventuale disponibilità di fonti idriche autonome di cui di ciascun comune dovesse disporre – conclude la società – andremo a proporre dei piani di riparto delle portate disponibili commisurati alla popolazione residente». (sa.pu.)
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA