'Ndrangheta e Juventus, Agnelli dalla commissione antimafia

Il presidente della Vecchia signora sarà ascoltato a maggio

ROMA – Il percorso conoscitivo della Commissione parlamentare antimafia sui presunti rapporti esistenti tra la ‘ndrangheta e i vertici della Juventus, e in particolare il presidente Andrea Agnelli, prosegue e il prossimo step sarà proprio l’audizione del massimo dirigente della Vecchia Signora del calcio italiano.

Ai primi di maggio, infatti, la Commissione Parlamentare Antimafia sentirà il presidente della Juventus, Andrea Agnelli.

L’INDAGINE SUI RAPPORTI CON LE COSCHE REGGINE

Ad annunciarlo alla stampa al termine dell’audizione presso Palazzo San Macuto del procuratore Figc Giuseppe Pecoraro, è stato il presidente del Comitato Mafia e Sport dell’Antimafia, Marco Di Lello.

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SUI RAPPORTI TRA ‘NDRANGHETA E JUVENTUS

L’esponente del Partito Democratico ha inoltre chiarito che entro l’estate verranno sentiti il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, il capo della Polizia Franco Gabrielli, i presidenti delle leghe di Serie A e B oltre ai presidenti di alcuni club della massima serie e in particolare: Genoa, Crotone, Lazio, Roma, Inter, Milan e Napoli.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA ROSY BINDI SULLE INDAGINI PER I BIGLIETTI

La vicenda tra origine da una indagine in corso a Torino e coordinata dalla procura distrettuale del capoluogo piemontese che vuole far luce tra i presunti rapporti intercorrenti tra la dirigenza juventina e alcuni capi della tifoseria bianconera collegati alla ‘ndrangheta in relazione alla distribuzione dei biglietti per le partite di calcio della Juventus. Sull’argomento lo stesso Andrea Agnelli è intervenuto più volte a smentire ogni collegamento (LEGGI) anche se agli atti sarebbero state depositate delle intercettazioni ambientali e telefoniche che smentirebbero la tesi del presidente della Juventus (LEGGI). In ogni caso per le risultanze dell’indagini, anche se ancora provvisorie, il presidente Agnelli è stato deferito (LEGGI).