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Oliverio: «sdegno e condanna per il vile atto intimidatorio» definito «un atto gravissimo»

SIDERNO – Dopo che l’intimidazione all’assessore regionale Federico Roccisano, cui è stata incendiata l’auto (LEGGI LA NOTIZIA) è stata resa nota in molti hanno espresso la propria vicinanza all’esponente dell’esecutivo di Mario Oliverio.

Tra i primi a farlo ci sono stati il ministro del Lavoro del Governo di Matteo Renzi, Giuliano Poletti, e lo stesso Governatore Oliverio. Dall’esponente del Governo giunge «sincera solidarietà e vicinanza a Federica Roccisano» e il riconoscimento del fatto che l’assessore «sta portando avanti un lavoro difficile con impegno e responsabilità e sono certo che continuerà a farlo per il bene della sua terra. Noi siamo al suo fianco – conclude il Ministro – e la sosterremo perché le ragioni dello sviluppo e della legalità possano vincere sul ricatto e la paura».

Ancora più deciso Oliverio il quale dopo aver espresso «sdegno e condanna per il vile atto intimidatorio» definito «un atto gravissimo» ha aggiunto che «la Calabria e la Locride subiscono angherie e violenza da parte di una minoranza mafiosa che attenta, sempre più frequentemente, alle istituzioni, agli amministratori, agli imprenditori onesti». In questo quadro però «nessuno pensi di poter condizionare l’azione della Giunta regionale. La battaglia contro le consorterie criminali continuerà e sarà incessante. A nessuno è consentito di abbassare la guardia. La magistratura e le forze dell’ordine faranno presto chiarezza su questo e sugli altri gravi episodi. La solidarietà dei sindaci, degli amministratori locali e della stragrande parte dei calabresi dimostra che siamo di fronte ad una volontà popolare di cambiamento e di liberazione che nessuno potrà ostacolare».

Riguardo l’impegno dell’assessore, Oliverio ha aggiunto che «sta lavorando con determinazione nell’esclusivo interesse della Calabria. Lo sta facendo con passione e competenza in forte sinergia con la Giunta regionale e con il suo presidente per realizzare opportunità di lavoro, servizi sociali qualificati, per affermare regole e legalità, per sconfiggere la pratica delle clientele e della discrezionalità. Federica continuerà il proprio lavoro con il sostegno ancora più forte della Giunta regionale e del suo presidente e di quello della stragrande maggioranza dei calabresi».

Anche il presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, ha espresso vicinanza alla Roccisano definendo l’accaduto «un inaccettabile attacco alle istituzioni della nostra regione. In Calabria, da mesi – prosegue Irto – la criminalità sta tentando di esercitare una pesante strategia di minaccia e condizionamento del mondo politico e amministrativo, mediante un susseguirsi di episodi che minano la serenità di chi è chiamato a governare la cosa pubblica. Nel caso dell’assessore Roccisano si è tornati ad alzare il tiro, colpendo una componente della giunta regionale che vive in un territorio in cui da mesi si ripetono gli attacchi a sindaci, amministratori locali, società pubbliche e private. È indispensabile – sostiene ancora il presidente Irto – dunque una ferma risposta dello Stato, innanzitutto facendo piena luce su questo inquietante avvertimento».

Infine, Ernesto Margorno, segretario regionale del Partito Democratico, cui appartiene Federica Roccisano, ha lanciato l’allarme per «una vera e propria emergenza, quella relativa alla sicurezza di amministratori. Ma anche di imprenditori, giornalisti, professionisti che svolgendo in maniera onesta ed efficace il proprio lavoro quotidianamente contribuiscono in maniera concreta, in tutti i settori, a costruire un percorso di cambiamento e rinnovamento che infastidisce quanti preferiscono mantenere una Calabria soggiogata alla paura e all’arretratezza». 

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