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SAN LUCIDO (CS) – Ancora un assalto all’impianto di depurazione di San Lucido, nel Cosentino, con l’ennesimo furto e, soprattutto, con ingenti danni ad attrezzature generatori di corrente, porte, scaffali e materiale disseminato in tutto il perimetro della zona.

In circa due mesi, l’ultimo avvenuto lo scorso 29 dicembre (LEGGI), è la terza infrazione con scasso accaduta al depuratore locale. Tristissima e sconfortante è l’amarezza del responsabile di zona Enea Mazzanti, referente sul posto dell’azienda Aquaconsult di Pozzuoli, visibilmente provato ed emozionato per i fatti a cui pare non esserci rimedio.

«Continuo chiedere controlli vigilanza video sorveglianza – afferma il Mazzanti – ma nulla di tutto questo, qualcuno fa orecchie da mercante e noi siamo costretti di volta in volta a far la conta dei danni, stavolta più corposi delle precedenti. È strano però constatare che il bottino comprenda pure asciugamani, martelli, chiavi inglesi, guanti, pneumatici di auto con annessi cerchi e materiale che con un impianto depuratore ha ben poco a che vedere».

Intervenuti i carabinieri della locale stazione non si è potuto fare altro che prendere atto dei reati avvenuti e dare il via ad altre nuove indagini. Sembrerebbe, ma il condizionale è d’obbligo, che tra le varie “puntate” potrebbe non esserci un filo conduttore.

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