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VIBO VALENTIA – Nella pellicola “I soliti ignoti”, del grande regista Mario Monicelli, i ladri a seguito di un furto andato male si consolavano con una bel piatto di pasta e ceci.

I malviventi che, la notte tra venerdì e sabato, hanno fatto “visita” agli stabilimenti della Cof, siti nella zona industriale di Portosalvo, forse delusi dal “magro” bottino, si sono, invece, rifatti con una bella scorpacciata di merendine e succhi di frutta.
Insomma, l’episodio ha in sè tutti gli ingredienti per una commedia se non fosse per i danni subiti dalla realtà imprenditoriale leader nel settore della produzione di insalata di quarta gamma (pronte all’uso).

Un’altra circostanza insolita risiede nel fatto, testimoniato dalle riprese degli impianti di sicurezza, che la banda criminale era composta da almeno dieci persone, tutte con passamontagna e guanti.

La masnada incappucciata è entrata nella proprietà della Cof forzando un cancello secondario e ha sabotato il sistema d’allarme. Poi, i ladri hanno sfondato la porta che dà alla mensa e sono saliti al primo piano della palazzina, dove ci sono gli uffici. Qui hanno preso a mazzate la telecamera interna, prima di cominciare la loro affannosa ricerca di roba di valore. Innanzitutto, pensando che il sistema d’allarme dipendesse dal server installato nel computer del presidente della società, Franco Barbieri, lo hanno manomesso (inutilmente in quanto la centralina di controllo era posizionata altrove e quindi quanto succedeva all’esterno della struttura era regolarmente ripreso dalle telecamere a circuito chiuso).

Convinti di aver eliminato gli “occhi indiscreti”, hanno cominciato a rovistare nei cassetti e non trovando nulla di interessante si sono concentrati sulla cassaforte, situata dietro un mobile della scrivania, che hanno completamente asportato. Al suo interno erano contenuti alcuni assegni, del denaro in contanti ed altri documenti. Inoltre, sono stati trafugati dei computer portatili, degli hardware e un numero imprecisato di telefonini.

Completata l’operazione di asporto nei locali della direzione, sono scesi nel vano attiguo al reparto produzione. Giunti a destinazione hanno pensato bene di concludere “in bellezza” il malefatto scassando due macchinette di snack e bevande. Dopo essersi impossessati delle monete trovare al loro interno si sono portati nello spiazzo e hanno consumato la colazione del mattino, soffermandosi a mangiare e bere per molti minuti. Ovvero, fino a quando non è arrivata un’automobile davanti la struttura, che, una volta caricata la refurtiva e una parte dei componenti del “commando”, è sgommata a tutta velocità, scomparendo nel buio della notte.

Ad accorgersi di quanto avvenuto un autista che alle 5,30 di ieri mattina si era recato al lavoro. Sul posto sono giunti gli agenti della Questura e la Scientifica per i rilievi del caso. Sulle indagini permane il più stretto riserbo anche se, stante la sicurezza con cui i ladri si sono mossi all’interno del complesso, non è escluso che nei giorni precedenti abbiano effettuato dei sopralluoghi, magari fingendosi fornitori, clienti, o disoccupati in cerca di un impiego.

Visibilmente amareggiato, il presidente della Cof, Francesco Barbieri, ha dichiarato al cronista: «Oltre ai danni subiti, siamo stati costretti ad interrompere la produzione per tutta la mattinata. Onestamente, non nutro alcun sospetto. Sì, qualche dipendente è stato licenziato per diminuizione di lavoro ma non abbiamo mai litigato con nessuno». Da precisare che in passato l’azienda ha subito un furto di schede usate per il rifornimento di carburante.

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