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MOLTI gli attestati di solidarietà nei confronti del giornalista Pasqualino Rettura, a cui è stata bruciata un’autovettura (LEGGI). Tra questi, anche quello del segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, che, in una articolata analisi pubblicata sul sito dei giornalisti (LEGGI) ha espresso «la piena e convinta solidarietà a Pasqualino Rettura, ai colleghi del Quotidiano del Sud ed a quanti continuano a credere in questa professione sotto attacco da tutti i punti di vista, serve solo a confortare il silenzioso lavoro che, quotidianamente, tanti cronisti svolgono senza alcuna tutela e troppo spesso senza il giusto riconoscimento economico e professionale».
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Giuseppe Soluri, ha aggiunto: «Il gesto intimidatorio di cui è stato vittima il giornalista Pasqualino Rettura de “Il Quotidiano del Sud” – ha detto – rappresenta l’ultimo tentativo, in ordine di tempo, di limitare e condizionare la libera attività di chi, per lavoro, si occupa di cronaca e di informazione».
«L’episodio – dice ancora Soluri – si aggiunge ad un ormai lungo elenco di intimidazioni perpetrate ai danni di giornalisti calabresi particolarmente impegnati sul terreno della cronaca nera e giudiziaria. La reazione e la solidarietà espressa a Pasqualino Rettura dai colleghi, dalla società civile e dalle Istituzioni confermano che la violenza e le intimidazioni non possono in alcun modo raggiungere il loro scopo ed anzi ottengono l’effetto contrario dando più forza a chi, come Rettura, ogni giorno si limita a fare onestamente e correttamente il proprio lavoro di cronista».
«Nell’esprimere a Pasqualino Rettura ed al suo direttore Rocco Valenti la solidarietà più piena e forte dell’Ordine dei giornalisti della Calabria – conclude Soluri – sono certo che magistratura e forze dell’ordine sapranno presto fare luce sul gesto vigliacco e criminale subito dal nostro collega».
Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha affermato: «L’ennesimo atto intimidatorio nei confronti di un altro giornalista calabrese indica una escalation criminale che non può più essere tollerata».
«Di fronte a simili, vili atti intimidatori – prosegue Oliverio – non basta più la solidarietà delle istituzioni. Occorre alzare il tiro e colpire con ogni mezzo e attraverso tutti gli strumenti a disposizione gli autori di tali episodi, individuandoli e assicurandoli alle autorità competenti. Le minacce alla libertà di stampa e nei confronti di chi decide di raccontare con verità ed onestà ciò che accade nella nostra regione, rappresentano un vero e proprio attentato alla libertà di tutti e alla democrazia nella nostra regione. Occorre reagire con tempestività, compattezza e fermezza evitando in ogni modo che questo ennesimo episodio criminale passi senza l’individuazione degli autori».
«A Pasqualino Rettura e alla sua famiglia – dice ancora il Governatore della Calabria – esprimo solidarietà e vicinanza. A lui come a tutti i suoi colleghi che hanno subito minacce ed intimidazioni, chiedo di non mollare, di non gettare la spugna. La loro testimonianza a favore della verità, della libertà e della democrazia è preziosa e serve alla Calabria intera e ai calabresi onesti per trovare le giuste motivazioni e continuare la difficile, ma esaltante battaglia contro ogni tipo di prevaricazione e di violenza».
Solidarietà al giornalista e condanna per il gesto anche da parte del presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto; dal deputato Sebastiano Barbanti; da Domenico Furgiuele, coordinatore regionale di “Noi con Salvini”; dalla Cgil Calabria; dalla segreteria provinciale del Pd di Catanzaro; dal deputato Giuseppe Galati, del gruppo Ala.
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