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La protesta degli immigrati ospiti del centro di accoglienza di Monteforte Irpino, gestito dalla Cooperativa In Opera, rimarca una preoccupazione più volte avanzata dalla CGIL di Avellino in merito alla gestione degli ospiti dei centri di accoglienza presenti sul territorio irpino.
Le condizioni di estrema instabilità e precarietà, denunciate questa mattina dagli ospiti del centro di Monteforte Irpino, sono comuni a tutti gli ospiti dei centri di accoglienza.
La Cgil ha denunciato, prima che la protesta degli immigrati si sostanziasse questa mattina dinanzi la Prefettura, tutte le istanze manifestate, dal mancato pagamento dei pocket money, alla scarsità dell’abbigliamento alla non sufficiente somministrazione dei pasti, soprattutto dal punto di vista qualitativo.
“Auspichiamo che dopo la protesta degli ospiti del centro di Monteforte – dice il segretario organizzativo della CGIL, Antonio Famiglietti – il Prefetto convochi il tavolo sull’immigrazione già più volte sollecitato dalla CGIL. Riteniamo non più tollerabile gestire la presenza degli immigrati in Irpinia costantemente in regime di emergenza, rintuzzando tutte le inefficienze delle cooperative che gestiscono il servizio di accoglienza. Occorre – aggiunge Famiglietti – raggiungere un protocollo che garantisca maggiore trasparenza nella gestione delle strutture, sui servizi somministrati, anche per evitare che lo stato di abbandono determini condizioni di insofferenza e problemi di ordine pubblico nei diversi centri della Provincia di Avellino dove sono ospitati gli immigrati. Al Prefetto – conclude Famiglietti – chiediamo che il tavolo sull’immigrazione funga anche da strumento per attuare controlli preventivi sulle condizioni degli immigrati, senza arrivare a episodi di protesta, seppur civile, messi in atto dagli immigrati e si rispettino le misure minime di accoglienza volte a salvaguardare i diritti della persona”
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