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VIBO VALENTIA – Contestazione dell’aggravante mafiosa e nuovo ordine di arresto firmato dal gip distrettuale di Catanzaro a carico di Domenico Signoretta, 31 anni, di Ionadi, ritenuto l’armiere dell’ala della cosca Mancuso che fa capo al boss Pantaleone soprannominato “l’Ingegnere”.
Il giudicie ha infatti accolto la richiesta del pm della Dda Camilllo Falvo che contesta all’imputato di aver agevolato con la sua condotta il sodalizio mafioso di Limbadi nella detenzione di un vero e proprio arsenale di armi da guerra scoperto a Ionadi il 26 marzo 2015 dai carabinieri del Ros di Catanzaro in un fabbricato rurale e in un ovile. Fra le armi rinvenute, un fucile a pompa calibro 12 con matricola abrasa, una mitragliatrice e cinque pistole di vario calibro e marca, più mille munizioni.
Comparso stamani dinanzi al gip di Vibo Valentia Gabriella Lupoli, per l’interrogatorio di garanzia svoltosi per rogatoria, Signoretta, difeso dall’avvocato Francesco Sabatino oggi sostituito dal collega Antonio Pasqua, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
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