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MENDICINO (COSENZA) – La filanda Eugenio Gaudio, da oggi, dopo i lavori di restauro durati un anno, ospita il Museo Dinamico della Seta ed è finalmente aperta al pubblico. 250 metri quadrati per raccontare un pezzo importante della tradizione di Mendicino, centro alle porte di Cosenza, e delle sue maestranze. Il sindaco Antonio Palermo ha inteso promuovere la bella iniziativa insieme al Magnifico rettore della Sapienza di Roma Eugenio Gaudio, nipote del proprietario della filanda, e Mario Oliverio, governatore della Regione Calabria.
Una giornata di festa e cultura. La filanda forse è l’unica attiva in tutto il territorio, una delle pochissime in tutta Europa e che negli anni 40 ha consentito di creare industria e lavoro, a queste latitudini. Il rettore Gaudio si è anche commosso ricordando il nonno. E, ringraziando gli amministratori che hanno voluto fortemente riprendere questo “tesoro”, ha esortato i cittadini a visitare questi luoghi della memoria e della tradizione mendicinese e calabrese.
Un Museo dinamico della seta, dunque. Con gli attrezzi ripresi e utilizzati, con le travi in legno come un tempo, con la bellezza ed il fascino di quel baco apprezzato allora come adesso. Memoria e produttività. La Filanda donata in comodato d’uso al Comune è di proprietà della famiglia Gaudio, come detto. La signorina Gemma, 80 anni, ha tagliato il nastro e posato documenti storici, come le scritture contabili del tempo, gelosamente custoditi nell’abitazione familiare. “Mio nonno istituì la filanda nel 1915: oggi compie cento anni”, ha affermato il rettore Gaudio, sorprendendo i presenti. “ Oggi è testimonianza attiva dell’impegno, del valore, del lavoro e dell’abnegazione che i calabresi hanno saputo fare e portare”. Francesco Mannarino
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