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UN ABBRACCIO, più di mille dichiarazioni, sancisce la comunione d’intenti ispirati alla pace tra i popoli della terra ed all’integrazione tra migranti e indigeni in questo lembo di Calabria. L’abbraccio, immortalato da centinaia di scatti fotografici, è quello tra il vescovo della diocesi di Cassano, monsignor Francesco Savino e l’Imam dell’Alto Ionio cosentino, Idris Moufakir. Sono state parole di pace, di fratellanza e di unione, quelle pronunciate dalle due guide spirituali del cattolicesimo e dell’islamismo nell’Alto Ionio, nel corso della III Edizione della Giornata Internazionale del Migrante celebrata a Trebisacce.
A sostenere il desiderio del comprensorio di una pacifica convivenza ed interazione tra le culture, che nelle religioni hanno spesso il proprio asse portante, sono giunte le parole del sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, il quale ha inteso ribadire che nell’integrazione e dalla tolleranza nasce la pace tra i popoli. L’evento, organizzato dall’assessorato alla cultura, affidato alla delegata Caterina Violante e dalle associazioni “Le Nove Lune”, “La Kasbah”, il Servizio centrale “Sprar” e dal “Club Unesco di Trebisacce”, ha visto una larga partecipazione, anche di studenti, nel Palazzetto dello Sport sito presso il campo sportivo G. Amerise. E’ utile ricordare che da sempre il comune ionico ha posto l’integrazione e il rispetto per il meticciato culturale al centro della propria politica sociale e culturale.
La giornata è stata ricca di momenti di sentita partecipazione, in cui tutti i presenti hanno pregato insieme, cattolici e musulmani, condividendo le parole del Vescovo Savino e dell’Imam Moufakir, sollecitando suggestioni ed emozioni nei presenti, con l’abbraccio dei due religiosi, gesto di reciproca accoglienza spirituale dell’altrui visione. «Un solo Dio, che vuole la pace», è stato questo il messaggio si Abdellah Moufakir, figlio dell’imam, che interpretando il pensiero del padre e di tutta la comunità, ha voluto condividere con gli astanti. Monsignor Savino ha fatto di più inducendo i presenti a prendersi per mano e recitando il “Padre nostro”. Finita la celebrazione della preghiera comune, i due religiosi hanno assistito, dagli spalti dello stadio Amerise, all’incontro interculturale di calcio disputato tra le formazioni dell’Ipsia “Aletti” della Trebicalcio.
A conclusione dell’incontro di calcio, Suor Maria Assunta Locatelli, referente dell’Istituto Virgo Fidelis, ha invitato l’Imam, il Vescovo, il sindaco, gli organizzatori e i beneficiari del progetto Sprar di Trebisacce ad un pranzo multietnico, con un menù che ha riproposto piatti derivanti dalle tradizioni gastronomiche e culturali italiani e arabe. La giornata si è conclusa, alle 18 nell’aula consiliare dove la comunità di immigrati dell’Alto Ionio ed i rappresentanti delle associazioni, insieme al vice sindaco Andrea Petta, hanno ascoltato le esigenze dei migranti e si sono confrontati su un progetto di associazionismo interculturale.
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