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CATANZARO – E’ davvero incessante il lavoro della procura di Catanzaro, sugli enti in house della Regione. Aperto, in questi giorni, il fronte investigativo su Calabria Verde (dall’anno scorso sostituisce l’Afor), che va sempre più ampliandosi (LEGGI LA NOTIZIA), arriva dalla procura di Catanzaro un’altra importante notizia sulle società sub-regionali: si allarga anche l’inchiesta su Calabria Etica, con nuovi indagati sul caso giudiziario partito nei mesi passati e con nuovi interrogatori in programma, a partire da mercoledì prossimo e fino all’antivigilia di Natale. L’inchiesta su Calabria etica e le assunzioni ritenute clientelari dai pm si estende ai componenti delle commissioni esaminatrici ed ai revisori dei conti. Il sostituto procuratore Graziella Viscomi, infatti, ha iscritto nel registro degli indagati altre undici persone, tra membri delle commissioni esaminatrici e del Collegio dei revisori dei conti della società strumentale alla Regione. Nel procedimento penale era già coinvolto il presidente fondazione, Pasqualino Ruberto, che avrebbe favorito le assunzioni “incriminate” nel 2014, proprio alla vigilia delle ultime elezioni regionali. Le precedenti ipotesi di reato rivolte a Ruberto sono abuso d’ufficio e peculato, da cui è scaturito un sequestro preventivo di beni per circa 361mila euro. È indagato pure l’ex dirigente del dipartimento Lavoro, Vincenzo Caserta.

LA DICHIARAZIONE DEL PROCURATORE VINCENZO LOMBARDO. La procura di Catanzaro, come accennato, negli ultimi anni ha avuto un’attenzione particolare sugli enti cosiddetti “in house” o “strumentali” alla Regione, mettendo sotto la lente l’attività di diverse società sub-regionali (Field, Fincalabra, Calabria Etica, Fondazione Calabresi nel Mondo, Calabria Verde, ecc…). Ma il procurare capo di Catanzaro, ammette le difficoltà da superare nell’affrontare le indagini su tali società. «Gli enti in house – ha detto il procuratore al Quotidiano – hanno una struttura giuridica un po’ equivoca, nel senso che sono enti non completamente pubblici, in quanto è prevista nella loro struttura una componente privata. Ciò, quando si tratta di andare a formulare e sostenere accuse, in caso di procedimenti penali aperti, va a complicare il lavoro degli inquirenti, nonostante la Cassazione abbia chiarito alcuni aspetti, circa l’equiparazione dell’ente in house, all’ente pubblico».

I NUOVI INDAGATI. I nuovi indiziati del caso Calabria Etica sono: Antonello Catanese, Domenico Pisano, Maurizio Scerra, Gabriele Tadiana, Ulisse Mancari, Francesco Avollo, Sonia Libico, Michele Parise, Patrizia Nicolazzo, Massimiliano Vena e Maria Francesca Cosco. Viene contestato il reato di abuso d’ufficio. Ai tre revisori, invece, è rivolta l’accusa di atti omissivi nel vigilare sull’attività dell’ente.

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