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MONTALTO UFFUGO (CS) – E’ morto a soli 38 anni, Paolo Salerno, di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, mentre si trovava in vacanza a Cuba insieme a un gruppo di amici. Un breve periodo da vivere in spensieratezza si è trasformato in tragedia. Salerno, mentre era a Cuba, ha sentito dei malori. I medici dell’isola che lo hanno visitato gli hanno diagnosticato un’ulcera perforata e ne hanno disposto l’immediato ricovero in un ospedale. La sue condizioni però sono velocemente peggiorate al punto che per lui non c’è stato più nulla da fare.
Salerno era anche conosciuto negli ambienti calcistici locali per essere stato per diversi anni attaccante della squadra della sua città e per aver giocato in Eccellenza e Promozione. Era inoltre stimato ed amato da tutti per la sua bontà d’animo, per la sua semplicità, per il suo essere amico di tutti. La notizia della sua morte si è subito diffusa sul comprensorio, lasciando incredulità, lacrime, e solo parole di affetto e stima verso Paolo, appena pronunciate e rotte dal nodo in gola che attanaglia i montaltesi.
«Ciao Paulu’ – commentano gli amici e i suoi ex compagni di squadra su Facebook – non posso descrivere il dolore che stamattina la notizia della tua scomparsa mi ha fatto provare dentro. Eri un ragazzo splendido, abbiamo giocato insieme sia da grandi nel tuo Montalto che da piccoli nella grande Morrone. La tua allegria la porterò sempre con me». Ed ancora, c’è chi custodisce il ricordo di Paolo tra una grande stima ed un forte sgomento: «Eri una persona umile e solare come pochi. Ci siamo voluti bene. Addio».
Ed è una Montalto che piange, avvolta nella tristezza e nel dolore, per una scomparsa, quella di Paolo Salerno, che lascia volti cupi ed affranti tutti. Una Montalto che si stringe anche intorno al dolore dei familiari per un “pezzo di cuore” che il territorio perde ma il cui ricordo di Paolo, dei suoi valori umani e delle sue abilità calcistiche resterà sempre vivo nei suoi concittadini che tanto lo amavamo.
La salma del giovane montaltese ora è sull’isola di Cuba ed in attesa, dopo le varie pratiche burocratiche, di tornare nella sua città per l’ultimo saluto al grande bomber.
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