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MILANO – Una vasta operazione di servizio ha visto impegnati i carabinieri del Comando Provinciale di Milano per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 soggetti, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano, e 22 decreti di perquisizioni domiciliari e personali emessi dalla Procura Distrettuale.

L’attività ha consentito di disarticolare un’agguerrita struttura criminale organizzata, gravitante nell’ambito di una cosca di ‘ndrangheta della Brianza, con base nella province di Milano, Como e Monza e Brianza, responsabile di traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi comuni da sparo, tentato omicidio e lesioni personali aggravate.

Secondo la ricostruzione l’organizzazione gestiva il traffico di cocaina in Brianza potendo contare sulla forza delle intimidazioni tipiche della ‘ndrangheta e su cognomi importanti della scena criminale in Lombardia.

I NOMI DEGLI ARRESTATI – Gli arrestati sono Dylan Berlingeri, di 20 anni, Generoso Capasso (43), Domenica Cristello (50), Emanuele Cristello (20), Simone Cristello (21), Cristian Lombardo (20), Stefano Zibra (48), Matteo Zibra (26), Valeriano Siragusa (40).

LA STRUTTURA  – Siragusa è ritenuto il capo dell’organizzazione ed è stato definito dal boss Antonino Belnome (pentito dell’inchiesta “Infinito”) colui che è stato designato come erede reggente della famiglia Cristello dallo stesso Rocco Cristello, boss ucciso il 27 marzo 2008 durante un agguato a Verano Brianza (Monza e Brianza). Siragusa è registrato in un’intercettazione mentre ripete con forza «il capo sono io!», sottolineando il suo ruolo per l’ennesima volta. Un ruolo che gli è derivato anche da una parentela stretta con i Cristello poiché sua madre è la sorella della moglie del patriarca Benito Cristello, a sua volta padre del defunto Rocco, di Domenica (arrestata in questa operazione) e di Umberto (già in carcere per Infinito). Quest’ultimo è il padre degli altri due Cristello che compaiono tra gli arrestati, Simone ed Emanuele. Generoso Capasso è l’uomo che acquistava materialmente la droga (un chilo ogni 15 giorni) da un canale olandese e che poi la consegnava a Matteo Zibra, cugino di Siragusa, arrestato il 25 settembre 2014 per detenzione e spaccio di cocaina e condannato, dopo patteggiamento, alla pena di anni 3 e mesi 8 di reclusione.

Nella circostanza gli vengono anche sequestrate armi e munizioni custodite nella casa «patronale» della famiglia a Mariano Comense. Inoltre, gestisce una sala slot a Peschiera Borromeo che utilizza come base logistica. Zibra consegnava la droga a Siragusa che poi la passava a Stefano Zibra (padre di Matteo) per il taglio e il confezionamento della cocaina che, infine, era distribuita in dosi ai pusher. Tra questi c’erano i fratelli Simone ed Emanuele Cristello, addetti allo spaccio nel quartiere Crocione del comune di Seregno.

Altri corrieri erano Cristian Lombardo e Dylan Berlingeri, il quale è definito nell’ordinanza un «risolutore» di controversie anche di natura personale. A lui sono attribuiti l’incendio doloso dell’auto di un uomo accusato di «averlo guardato male», la gambizzazione di un parente, le lesioni a un nordafricano, la detenzione e porto illegale di armi clandestine. E’ stato arrestato il 25 luglio 2014 per detenzione ai fini di spaccio di droga e possesso di arma clandestina; condannato dopo patteggiamento alla pena di anni 2 e mesi 6 di reclusione.

Stefano Zibra e Domenica Cristello erano, tra le altre cose, gli addetti alle spese legali e al sostentamento dei familiari dei detenuti. Oltre agli arrestati ci sono altri 14 denunciati a piede libero nei confronti dei quali sono stati eseguiti 22 decreti di perquisizione.

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