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VIBO VALENTIA – Il rinvenimento l’ha fatto stamattina presto, appena ha aperto la porta per recarsi al lavoro. Quel sacco anonimo dal quale sporgeva la testa di un capretto è il messaggio inquietante che gli è stato recapitato questa notte. Da chi, al momento, non è dato saperlo.

Sta di fatto che Francesco Russo, 53enne di Ionadi, agente della polizia municipale di Vibo Valentia è finito nel mirino della criminalità. Appena aperto il contenitore, lasciato accanto alla porta della villetta in cui risiede, il pubblico ufficiale, che si occupa di tematiche legate all’ambiente e all’impiantistica, ha chiamato il suo comandante, Filippo Nesci il quale, a sua volta, ha informato i carabinieri della Compagnia di Vibo che hanno avviato le indagini e sequestrato il corpo del reato.

Non è ancora chiaro se il gesto intimidatorio abbia a che fare con l’attività professionale dell’agente della Municipale o con questioni di carattere privato.

Nel frattempo, lo stesso comandante Nesci ha espresso tutta la vicinanza del Corpo all’agente anche da parte del sindaco Elio Costa: «Persona a modo, lavoratore che non si risparmia mai – ha affermato – Questo allarmante episodio ci porta a star vicino a Francesco e alla sua famiglia. Ancora è presto per dire se ci siano collegamenti con la sua attività ma, se così fosse, voglio garantire che il nostro Corpo continuerá per la propria strada nell’affermazione della legalità e nel rispetto delle leggi».

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