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ROMA – Rapporti finanziari, immobili, società e automezzi per un valore di circa 600 mila euro sono stati sequestrati dalla Dia di Bologna a Saverio Giampà, pregiudicato originario di Catanzaro ma residente da anni nel capoluogo emiliano.
Il decreto di sequestro è stato emesso dal tribunale di Catanzaro su proposta del direttore della Dia. Giampà, con diversi precedenti per estorsione e droga, si era trasferito dalla Calabria in Toscana nel 1999. L’anno dopo fu arrestato per aver, in concorso con altri, organizzato, gestito e diretto un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti. Nel giugno del 2004, la Corte d’Appello di Firenze lo ha condannato, con sentenza divenuta irrevocabile nel 2007, ad 8 anni di reclusione per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.
Dopo un periodo in carcere a Ferrara, Giampà ha attenuto la semilibertà e si è trasferito con la famiglia a Bologna, dove, secondo gli investigatori della Dia, ha reinvestito in attività commerciali i proventi illeciti fino ad allora accumulati. Gli accertamenti investigativi hanno infatti consentito di documentare la sproporzione tra tra il patrimonio reale di Giampà e quanto dichiarato e fatto scattare il provvedimento di sequestro e la confisca dei beni.
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