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REGGIO CALABRIA – Dopo il sopralluogo in elicottero e la riunione in prefettura per fare il punto sui danni del maltempo abbattutosi sulla territorio reggino (LEGGI LA NOTIZIA) il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha fatto il punto con la stampa chiarendo fin da subito che lo Stato ha già attivato «250 uomini impegnati in queste operazioni per ripristinare al massimo entro dieci giorni la linea ferroviaria».

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Un tempo rapidissimo tenuto conto dei danni esistenti su varie tratti della linea ferrata ma Delrio ha anche precisato che «il tema del ripristino dei servizi è fondamentale come l’energia elettrica, l’acqua. C’è poi il ripristino delle infrastrutture primarie, in primis la ferrovia che è interrotta per circa 750 metri. Lavoreremo 24 ore al giorno su turni costanti».

Le criticità riguardano «quattro punti della Jonica, due sono in fase di risoluzione nell’arco delle prossime 48 ore, altri due sono più complessi. In questo caso dove la strada è stata completamente portata via dall’acqua in parallelo alla linea ferroviaria richiederà una ventina di giorni di lavoro molto intenso» mentre «un altro viadotto nella zona di Caulonia – ha concluso Delrio – richiederà una perizia prima di essere demolito perché quello è un punto in cui si richiedono ulteriori approfondimenti tecnici e qui non siamo in grado di stabilire quando la viabilità potrà essere ripristinata».

Riguardo la vittima di Taurianova (LEGGI LA NOTIZIA) Delrio ha espresso «alla famiglia di Salvatore Comandé, l’unica persona deceduta in questo frangente, la nostra vicinanza. Purtroppo – ha aggiunto – la violenza e la dinamica di quell’episodio è stata fatale: il torrente è aumentato di un metro e ottanta in pochi minuti. Non credo che sia nemmeno responsabilità di chi si è trovato in questa situazione. Purtroppo sono questioni queste che non si riescono a prevedere. È stata una tragica fatalità. È chiaro che non avremmo voluto piangere questo morto»

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