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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Trecento chili di rame sono stati sequestrati nel campo rom di Scordovillo a Lamezia Terme nel corso di una operazione di carabinieri, Guardia di finanza, polizia municipale e polizia di Stato. Nel campo rom sono stati recuperati anche un centinaio di pneumatici e molti pezzi di auto rubate. Le forze dell’ordine hanno denunciato numerose persone per furto e ricettazione ed hanno effettuato quaranta perquisizioni.
Il dirigente del commissariato di Lamezia Terme, Antonio Borelli, ha evidenziato come «stiamo svolgendo un’attività che necessita di azioni sinergiche di tutte le forze che operano nel territorio cittadino». Per limitare al massimo i fumi tossici che provengono dal campo rom, all’interno del quale ad oggi sono state eseguite venticinque demolizioni, a causa della combustione di copertoni per ricavare il rame, Borelli ha reso noto che «sono stati diffidati i gommisti di Lamezia Terme a dare ai nomadi i copertoni usati perché il fenomeno dei fumi dobbiamo combatterlo all’origine. Si tratta di rifiuti speciali che devono essere smaltiti secondo le norme previste e non possono essere nemmeno lasciati incustoditi nei piazzali davanti le varie attività».
Il comandante della Compagnia dei carabinieri, cap. Fabio Vincelli, durante la conferenza stampa, ha affermato che «l’attività che effettuiamo costantemente sul territorio è tesa alla tutela delle persone e qualsiasi tipo di intervento in queste zone viene fatto sinergicamente da tutte le forze di polizia e dalla magistratura che sono presenti sul territorio e che sentono la necessità di tutelare la cittadinanza. La nostra non è una battaglia contro qualcuno ma è la volontà di far sentire la nostra presenta sul territorio». Per il comandante del gruppo della Guardia di finanza, ten.col. Fabio Bianco, di fatto «noi siamo sempre insieme e settimanalmente effettuiamo anche incontri per organizzare la nostra presenza sul territorio e che ha portato ad effettuare stamattina questa attività che ci ha visti insieme e che è stata effettuata tra componente aerea e terrestre».
E quella di stamani, come ha ribadito il vice comandante della Polizia municipale, il colonnello Aldo Rubino, «è un’attività che si sta portando avanti da diverso tempo e ci ha permesso anche di effettuare un censimento dei rom presenti sia a Scordovillo che in altre zone della città». Al riguardo ha poi rimarcato che si tratta di «un’attività che ha come obiettivo quello della tutela ambientale».
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