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REGGIO CALABRIA – E’ di 7 persone arrestate e 3.200 chilogrammi di droga sequestrati il bilancio dell’operazione eseguita in Costarica, investigatori della Polizia di Stato e degli organi di Polizia locali. Il blitz è frutto della collaborazione internazionale curata, per l’Italia, dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia, e, per il Costa Rica, dalla Fiscalia Adjunta contra la Delincuencia Organizada.
VIDEO: GLI ARRESTI PER L’OPERAZIONE E LE PERQUISIZIONI
I destinatari dei provvedimenti sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dalla transnazionalità delle condotte.
VIDEO: LE INTERCETTAZIONI SUL TRAFFICO DI COCAINA
Si tratta di cinque costaricensi e due cubani, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dalla transnazionalità. L’operazione, denominata Columbus 2, è l’epilogo dell’inchiesta Columbus, che il 7 maggio scorso ha portato all’arresto di 13 persone, in Italia e negli Stati Uniti, ritenute facenti parte di un sodalizio criminale legato alla ‘ndrangheta jonico-reggina, che secondo l’accusa sarebbe gestito da Gregorio Gigliotti, ristoratore calabrese residente a New York, considerato dagli inquirenti broker internazionale per il traffico di cocaina fra Costa Rica, Stati Uniti e Italia.
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I 3.200 kg di cocaina sono stati sequestrati in Olanda, Belgio, Spagna e Stati Uniti. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi lo stesso Gigliotti, sua moglie Eleonora Lucia e il figlio Angelo. Nei loro confronti adesso saranno attivate le iniziative ai fini dell’estradizione.
Gigliotti sarebbe a capo di un sodalizio ritenuto legato alla ‘ndrangheta ionico-reggina, Le attività investigative hanno ricostruito l’organigramma del sodalizio, la struttura organizzativa, le condotte transnazionali e le rotte del narco-traffico, consentendo di qualificare i rapporti fra esponenti della ‘ndrangheta e trafficanti attivi nel Centro-America, in contatto con narcos colombiani.
Grazie all’azione di Fbi e Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, gli inquirenti hanno individuato interessi e referenti delle consorterie riconducibili alle famiglie Aquino-Coluccio, originari di Gioiosa Jonica, e alla famiglia Commisso di Siderno, radicati storicamente in Canada e “infiltratisi” a New York e in altre metropoli a stelle e strisce.
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