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COSENZA – Sono rimasti per circa un’ora bloccati nella galleria ferroviaria che collega Paola a Cosenza, senza aria condizionata e assistenza. Così i pendolari dell’Alto Tirreno cosentino hanno deciso di raccontare tutto in una lettera inviata a Matteo Renzi. Il fatto è accaduto questa mattina sul treno regionale 34963 partito alle 7:28 da Paola. Stando al racconto, sui circa 150 passeggeri c’è stato anche qualche malore dovuto alle temperature alte all’interno del treno.
Ecco il testo della lettera.
«Buongiorno Presidente,
mi chiamo Rocco De Luca e sono il rappresentante del comitato spontaneo pendolari Alto tirreno Cosentino. Mi rivolgo a lei in quanto possa fare chiarezza su quanto accaduto oggi nella galleria Santomarco, che collega la città di Paola a Cosenza e sui collegamenti dei treni regionali nel nord della Calabria Tirrenica.
Ogni mattina insieme ad altre centinaia di Pendolari percorro la tratta che va da un paesino, Diamante (CS), a Cosenza città.
Le scrivo per segnalarLe il grave disservizio accaduto oggi nella galleria (lunga 15 km) , nell’indifferenza totale di chi dirige il servizio viaggiatori.
Questa mattina 22/09/2015 il treno regionale N. 34963 con partenza alle 7.28 da Paola è rimasto bloccato nel tunnel Santomarco per circa 1 ora arrivando a Cosenza alle 08:55 con oltre un’ora di ritardo. A bordo treno, nessuno ci comunicava nulla del perché di questo ritardo, la temperatura continuava a salire perché l’aria condizionata non funzionava con conseguente malore di alcune persone. Le posso garantire che rimanere bloccati in tale tunnel senza informazioni e assistenza non è una bella sensazione, soprattutto per le persone che soffrono di claustrofobia.
Il capotreno matr. 2940948, ha cercato in tutti i modi di contattare i centri tecnici e D.C.O, ma le linee voce/dati sia a bordo treno che nella cabina in galleria non funzionavano. Fortunatamente, il capotreno, a cui va il ringraziamento di cuore di tutti i pendolari, ha percorso il tunnel a piedi con la torcia e dopo qualche KM è riuscito a trovare un telefono funzionante ed a contattare i supporti operativi per poi ripartire.
Con le tecnologie disponibili nel 2015, possibile che nessuno si sia accorto che oltre 150 persone erano bloccate in un tunnel a binario unico?
Possibile che non abbiano chiamato un soccorso all’uscita del tunnel o semplicemente fornito assistenza con delle bottigliette d’acqua?
Perché nessuno ha chiesto scusa alla ragazza che stamattina doveva sostenere l’esame all’università della Calabria e le è saltata la sessione dopo aver studiato mesi?
Perché nessuno risarcisce i lavoratori che quasi tutte le mattine fanno ritardo per colpa dei trasporti e si vedono decurtare dallo stipendio le ore mensili non effettuate?
Perché dobbiamo continuare a subire tagli dei treni regionali e viaggiare in carrozze che hanno oltre 20 anni di servizio da cittadini di terza classe?
Perché sopprimono i treni senza avvisarci e dobbiamo essere condannati alle peripezie per l’incapacità di certi capoccioni che studiano orari e coincidenze senza azionare il cervello?
Perché Presidente, perché tutto questo ?
Noi vogliamo semplicemente recarci sul posto di lavoro, educare i nostri figli al bello al vero ed al senso del bene. Possibile che in Italia per fare notizia o per ottenere un servizio si debbano bloccare i treni ad alta velocità o chiamare i giornalisti che fanno le inchieste televisive? Le chiedo d’intervenire al più presto».
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