1 minuto per la lettura
CROTONE – Tutti assolti per cinque casi di omicidio colposo e non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato di disastro ambientale. E’ la sentenza emessa oggi, dopo due ore di camera di consiglio, dal giudice del Tribunale di Crotone Bianca Maria Todaro nei confronti di otto ex dirigenti della fabbrica Montedison, ormai dismessa, simbolo di una città che un tempo era la capitale industriale della Calabria e attualmente è sito d’interesse nazionale per l’elevato inquinamento.
Imputati erano Maurizio Aguggia, 81 anni, di Spinetta Marengo, Giancarlo Savorelli, di 86 anni, di Buccinasco, Giuseppe Agliata, 82 anni, di Cavallasca, Luigi Ferretti, di 73 anni, di Milano, Dario Capozzi, 82 anni, Giulio Verri, di 74 anni, di Crotone, Alfonso Pezziniti, di 77 anni, Ottorino Sapere, 64 anni, di Crotone. Si tratta di ex direttori dello stabilimento ed ex responsabili di protezione ambientale e sicurezza ma anche di un ex responsabile sanitario, cariche ricoperte negli anni dal ’74 al ’97. Il pm aveva chiesto l’assoluzione di tutti per l’accusa di disastro ambientale e per tre casi di omicidio colposo e la condanna di cinque imputati per soli due casi di omicidio colposo.
In particolare, Capozzi è stato assolto da tutti i reati. L’assoluzione “perché il fatto non sussiste” è stata disposta per gli altri sette in relazione a quattro casi di omicidio colposo; i sette sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” con la formula prevista dal secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale (quella che ricalca la vecchia insufficienza di prove) in relazione, invece, a un solo caso di omicidio colposo. Il disastro ambientale è stato, invece, ritenuto ormai prescritto.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA