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COSENZA – E’ stato inaugurato il secondo murales dedicato a Gigi Marulla e voluto dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto.
L’ULTIMO SALUTO AL CAMPIONE DI COSENZA
L’iniziativa si è svolta alla presenza della famiglia di Marulla, con il sindaco Mario Occhiuto che ha presentato il nuovo murales realizzato accanto alla già nota gigantografia della figurina-cult a firma di Flavio Favelli «in una sequenza continuativa che vedrà diventare questa stessa parete prima del ponte Mancini la “parete dei campioni” (secondo l’annuncio dato dal sindaco Mario Occhiuto), ma è come se il secondo fosse adagiato sul primo, con una naturale consequenzialità non soltanto stilistica ma densa di significato».
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Il progetto delle residenze artistiche The Bocs-Art non si è infatti fermato neanche a ferragosto, e ha visto coinvolto un importante street artist italiano. Si tratta di Lucamaleonte, nickname dell’artista romano classe 1983, arrivato a Cosenza per la realizzazione della seconda opera dedicata a Marulla. Stessa location, la parete prima del ponte Mancini, stesso tema, stile differente e pennellate rossoblù.
Silenzioso e solitario, Lucamaleonte inizia a lavorare e, da artista che parla con le proprie creazioni, decide di non esprimersi sulla sua opera. In soli due giorni porta a termine l’immagine del bomber di spalle, accompagnato dal suo numero nove sulla maglia, che con qualche ruga sul volto sorride e saluta la sua città. Un altro tassello compone quindi la muraglia cosentina che ancora più in là, in seguito, secondo l’indirizzo segnato appunto da Occhiuto a rispetto di un uomo e del ricordo che ha saputo lasciare, ospiterà altri murales ispirati al calciatore storico del Cosenza.
«La figurina lasciata vuota dall’artista Favelli – ha affermato Kevin Marulla figlio del compianto bomber – ha un senso sottile, mentre la raffigurazione accanto, diretta, esplicita, creata da Lucamaleonte, ha davvero il sorriso che mio padre avrebbe se ancora fosse in vita, guardando quello spazio vuoto. Mio padre è rimasto sempre il ragazzino semplice che era da piccolo a Stilo, nel suo paese, un uomo carico di valori. A tratti era in imbarazzo quando qualcuno gli faceva notare la sua grandezza. Con la sua figura vorrei che si stemperassero i toni di uno sport, questo calcio, che ha necessità di prendere una virata verso i veri valori».
«Lo dovevamo a Marulla – ha detto il sindaco Occhiuto – non solo come campione dello sport ma come uomo. Era seguito dai giovani e amato a cominciare proprio dai suoi comportamenti. Nel nome di Gigi iniziamo quindi a mettere i tasselli su questa parete che sarà tutta dipinta in ricordo di grandi campioni».
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