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CATANZARO – Sessanta euro in contanti e una manciata di oggetti d’oro, questo il bottino per cui Leonardo Procopio, 46 anni pregiudicato noto con l’appellativo di Lupin, sabato pomeriggio ha malmenato, legato e imbavagliato la novantenne Antonia Rotella causandone il decesso (LEGGI IL RITROVAMENTO DEL CADAVERE).

Dopo 12 ore dalla scoperta del corpo senza vita dell’anziana nella sua abitazione del centro storico, gli investigatori dell’Arma, con il coordinamento del sostituto procuratore Fabiana Rapino, hanno sottoposto a fermo l’autore dell’effetto delitto. I dettagli dell’indagine sono stati resi noti durante una conferenza stampa cui hanno preso parte il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, il tenente colonnello Alceo Greco e il comandante del nucleo operativo radiomobile il tenente Michele Massaro. A mettere gli inquirenti sulle tracce di Procopio sono state le riprese di alcune telecamere di sicurezza degli esercizi commerciali. I carabinieri hanno riconosciuto l’uomo che intorno alle 17 usciva dall’edificio dove viveva la signora Rotella. I militari hanno quindi fatto irruzione nella casa del pregiudicato, all’interno hanno trovato i vestiti indossati dall’uomo al momento della rapina, alcuni oggetti d’oro e 1550 euro in contanti.

Interrogato dagli inquirenti Procopio ha confessato. Ha raccontato di aver seguito l’anziana donna per alcuni giorni per studiarne le abitudini, ieri pomeriggio, intorno alle 16.30, è poi entrato in azione. Ha atteso sul pianerottolo e quando la signora ha aperto la porta per uscire l’ha aggredita. L’anziana ha provato a chiedere aiuto urlando, ma l’uomo le ha sferrato un violento pugno sul viso. Poi le ha legato le gambe e le mani a un armadio e l’ha imbavagliata con del nastro adesivo tappandole la bocca con un panno di tessuto. Dopo aver preso alcuni oggetti in oro e 60 euro in contanti, Il pregiudicato, ha raccontato lui stesso, è salito su un autobus per raggiungere il quartiere Lido.

Qui ha venduto la refurtiva a un compro oro ricavandone circa duemila euro. Procopio, ha confessato inoltre, che circa 15 giorni fa con la stessa tecnica ha compiuto un colpo simile. Vittima un anziano, prima seguito e poi aggredito nella sua abitazione. Il bottino in quel caso sarebbe stato di appena trenta euro. Ma gia’ nel 2011 l’uomo durante una rapina in una canonica aveva aggredito il parroco. Il suo ultimo arresto risale a pochi mesi fa.

Ad aprile era stato fermato dai poliziotti dopo aver rubato un tablet e alcune centinaia di euro a un paziente del reparto di Rianimazione dell’ospedale Pugliese di Catanzaro. Le indagini dei carabinieri proseguono. Nelle prossime ore sarà affidato l’incarico a un medico legale per effettuare l’autopsia sul corpo del l’anziana. L’esame dovrà accertare la causa della morte, se per soffocamento o per il trauma causato dalla caduta a terra dopo il violento pugno sferrato sul viso dell’anziana dal rapinatore.

A trovare il corpo della donna era stata una sua vicina che per tutto il giorno aveva cercato di contattare la signora Rotella senza riuscirci. Intorno alle 22 di sabato quindi la donna, che aveva una copia delle chiavi di casa dell’anziana, e’ entrata nell’appartamento trovando la vittima riversa per terra nella camera da letto. Immediatamente sono stati allertati i carabinieri che in poche ore sono riusciti a consegnare l’autore del delitto alla giustizia. Un risultato, ha sottolineato il procuratore aggiunto Bombardieri, frutto del lavoro costante e continuo delle forze dell’ordine sul territorio.

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