1 minuto per la lettura
CROTONE – Ha richiesto protezione internazionale Clement Ebuh, il ventiduenne fermato in Svizzera perché accusato, dalla Squadra Mobile di Crotone, dell’omicidio di Pietro Scida ucciso a coltellate a Crotone (LEGGI LA NOTIZIA).
In particolare, alla commissione per il riconoscimento dello status di rifugiato, secondo quanto riferito dagli investigatori nel corso di una conferenza stampa, il nigeriano aveva detto di essere omosessuale e di aver avuto problemi in patria per il suo orientamento sessuale. Il sostituto procuratore di Crotone Francesco Carluccio ha messo in luce come «l’aspetto relativo alla richiesta di asilo è ancora in fase di approfondimento».
Per quanto concerne le indagini, gli inquirenti hanno accertato che Ebuh, la mattina dell’11 agosto, ossia quella successiva all’omicidio, si era recato presso una cooperativa sociale a Isola di Capo Rizzuto, presso la quale era titolare di un alloggio in quanto richiedente protezione internazionale, per cambiarsi gli abiti ed allontanarsi senza farvi più ritorno. La perquisizione compiuta dai poliziotti nel posto letto di Ebuh ha permesso di recuperare, nascosti tra il materasso e la rete del letto, la maglietta ed i bermuda indossati la sera dell’omicidio. Peraltro, l’analisi dei tabulati telefonici ha consentito di verificare come, proprio la sera del delitto, c’era stato un contatto telefonico tra la vittima ed il nigeriano fermato.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA