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TORONTO – Vigilia di Ferragosto amaro per Jason Hay, il 27enne di colore accusato dell’omicidio di Maria Voci, la donna di Siderno uccisa nella sparatoria del Moka Espresso Bar di Woodbridge lo scorso 24 giugno. La polizia regionale di York, infatti, dopo un’accurata ricerca è riuscita a risalire al presunto omicida e dopo una settimana dal lancio dell’appello alla cittadinanza l’ha tratto in arresto dopo uno spettacolare inseguimento. Hay è stato arrestato sulla Hw400, l’autostrada che dal centro di Toronto porta a verso i laghi e le stazioni balneari di Wasaga beach all’altezza di Essa Road and Mapleview Drive nel comune di Barrie.

Il giovane ora dovrà rispondere di due pesanti accuse: omicidio di primo grado, furto e tentato omicidio per guida pericolosa in autostrada. Con Hay è stata tratta in arresto anche Tashari Bennett di 25 anni, che era a bordo del veicolo del sospettato. La polizia sta cercando di risalire se l’altro fermo avesse vincoli con l’omicidio della donna di Siderno e del gestore del locale, Christopher De Simone e il ferimento di altri due, uno dei quali rimane ancora sotto anonimato.

Secondo dei testimoni, la polizia di York si è accorta dei due sospettati e ha iniziato un inseguimento culminato con lo speronamento della vettura sulla quale viaggiavano i due: «E’ stato un duro e accurato lavoro – ha commentato il capo della polizia Andy Pattenden – e la conclusione della vicenda con l’arresto poteva causare nuove vittime. Devo fare i complimenti agli agenti che sprezzanti del pericolo sono riusciti a evitare altri morti ed hanno assicurato alla giustizia il presunto omicida di Maria Voci e Christopher De Simone. Gli agenti hanno lavorato in incognito e così quando hanno fiutato il momento giusto, sono riusciti a bloccarli in autostrada». I due, nella giornata di ferragosto sono comparsi davanti al giudice di Newmarket, il quale ha deciso di aggiornare l’udienza preliminare a lunedì 24 agosto.

Gli arrestati rimarranno sotto custodia cautelare a disposizione della polizia canadese, che sta già lavorando alla conclusione delle indagini. In Canada non sono previsti arresti domiciliari e i due sono stati condotti presso il carcere della cittadina a Nord di Toronto in attesa di comparire nuovamente davanti al giudice. Durante i primi interrogatori, Hay si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma le accuse mosse su di lui sono pesantissime, con la polizia che però ha preferito preservare tutto in attesa della decisione dei magistrati. Hay era già stato condannato per omicidio colposo nel 2009 per il suo ruolo nell’assassinio di un uomo di 23 anni, a Brampton. Era stato condannato a sette anni di carcere, ed era stato liberato appena tre mesi prima della sparatoria avvenuta su Isligton and Hw7 a Woodbridge.

La Bennett rischia l’accusa di favoreggiamento al duplice omicidio. Intanto la madre di Hay continua a difendere il suo ragazzo dalle pesanti accuse mosse dalla polizia. Dunque dopo 2 mesi si chiude il cerchio sugli esecutori materiali dell’omicidio, ma c’è da capire il movente, poiché le vittime secondo la polizia torontina non avevano a che fare con la malavita organizzata, tanto meno con le scommesse, punto fermo sul quale si sta indagando.

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